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Damascelli: alla Juventus serve un miliardo di euro, altrimenti non tornerà mai concorrenziale

“La Juventus che tutti conoscevano non esiste più da anni. L’era dei due fratelli Agnelli ha segnato la fine di un’epoca che i nipoti hanno provveduto a macchiare”

Damascelli: alla Juventus serve un miliardo di euro, altrimenti non tornerà mai concorrenziale
Db Torino 30/05/2017 - partita del cuore / Nazionale Cantanti-Campioni della Ricerca / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-John Elkann

Damascelli: alla Juventus serve un miliardo di euro, altrimenti non tornerà mai concorrenziale

Non c’è da meravigliarsi per le ultime uscite di Massimiliano Allegri e della sua Juventus, scrive Tony Damascelli su Il Giornale. Lo stile Juventus è naufragato da un pezzo. Elkann e Agnelli lo hanno fatto a pezzi. Quanto accaduto mercoledì sera a Milano, con Allegri furioso contro i dirigenti dell’Inter, scrive Damascelli, è “mortificante” come la prestazione della squadra.

“Un progetto che ha avuto la sua espressione più mortificante mercoledì sera a Milano, sia durante la prestazione inerte, confusa e confusionaria della squadra, sia per il comportamento dell’allenatore che ha voluto pareggiare il bon ton del suo vice Landucci, con volgarità nei confronti dei colleghi avversari. Nessuno stupore, la Juventus che tutti conoscevano non esiste più da anni, l’era dei due fratelli Agnelli ha segnato la fine di un’epoca che i nipoti hanno provveduto a macchiare, con l’assenza di un vero senso di responsabilità e con una mala gestione finanziaria e tecnica. Quel tempo è irripetibile”.

Il futuro della Juventus dipende dai tribunali ma per pensare ad una rivoluzione occorre un miliardo di euro.

“Se non ci sarà un nuovo sforzo della proprietà, nella dimensione di un miliardo di euro visto il disavanzo colossale, club e squadra non potranno pensare di essere alla pari con le concorrenti, l’euforia di organico prevede tagli tecnici ed economici severissimi, calciatori a fine corsa, Bonucci, Alex Sandro, Paredes, Di Maria, con costi eccessivi mai pari a quelli spropositati per Pogba (su ispirazione di Nedved) e del rientrante Arthur (su scelta folle di Paratici) che incidono, questi ultimi due, per oltre 35 milioni di euro, senza trascurare Vlahovic che va pagato, come Chiesa, alla Fiorentina e il contratto di Allegri che peserà fortemente per un altro anno. La squadra non ha prodotto mai gioco di qualità dal ritorno del livornese e così ha continuato, anzi evitandone la ricerca, per scelta del suo allenatore. La Juventus sta concludendo penosamente la propria storia grandiosa, passata anche tra scandali e tragedie. Chi pensa a una rivoluzione, dovrà destarsi dal sogno”.

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