Allegri: «Tridente? Vedremo, mi è venuto in mente anche di giocare con quattro davanti»
In conferenza: «I ragazzi sul campo si sono dimostrati la seconda forza del campionato. Questo deve essere chiaro a tutti»

Db Torino 06/11/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro lo Sporting Lisbona.
Su che caratteristiche dello Sporting avete preparato la partita?
«Sono una squadra organizzata con un allenatore giovane e hanno vinto il titolo dopo 19 anni. Domani è il primo passo importante per poi prenderci il passaggio del turno a Lisbona»
Come stanno De Sciglio, Vlahovic e Alex Sandro?
«De Sciglio non è a disposizione, sperando di averlo domenica, mentre Alex Sandro e Vlahovic lo sono: Dusan volendo anche per 90 minuti. Il tridente? Non lo so, domani vedremo. Addirittura mi è venuto in mente di giocare con quattro davanti… Domani vediamo»
Quanta pressione c’è sulla squadra?
«Alla Juventus c’è sempre pressione. Abbiamo questi due mesi importanti e riempire il calendario a Maggio. Bisogna fare un passettino alla volta, la squadra è ben solida sulle notizie che arrivano e non arrivano. Da questa esperienza ci siamo rafforzati sia la squadra, la società, anch’io in primis. Noi pensiamo al campo e la società pensare a difenderci. Noi in campionato abbiamo fatto 59 punti vediamo quanti ne faremo nelle ultime partite ma questo non cambia. I ragazzi sul campo si sono dimostrati la seconda forza del campionato. Questo deve essere chiaro a tutti»
Vlahovic è stato criticato a prescindere?
«Ci sono state delle critiche anche a Ronaldo. Vlahovic ritroverà il gol, ma questi sono passaggi della carriera. Dusan deve rimanere sereno. Non scordiamoci che Rabiot lo scorso anno qualcuno non lo voleva più vedere in campo se non sbaglio. Dusan è molto bravo ma è solo un momento in cui non fa gol»
Sei contento della stagione con Paredes?
«Il giorno di Pasquetta abbiamo mangiato molto bene. C’è stata una chiacchierata con Leandro, un giocatore che abbiamo voluto fortemente. Capisco un po’ di frustrazione per chi gioca meno. Io ho fiducia in tutti i ragazzi a disposizione. Sono contento che abbia avuto questa reazione»
Sente la possibilità di vincere questa competizione?
«Vincere una partita è più facile, vincere una competizione è più difficile. L’Europa League è una competizione importante con squadre veramente forti. Tornare a giocare una finale sarebbe un successo, ma mancano quattro partite e pensiamo a quella di domani»