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Torino-Napoli 0-4, pagelle / Viva il Napoli multiculturale che parla inglese

Guardi Kim, Osimhen, Kvara e pensi: grazie Giuntoli. A Napoli si sta compiendo il destino di Spalletti

Torino-Napoli 0-4, pagelle / Viva il Napoli multiculturale che parla inglese
Mg Torino 19/03/2023 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo-VIctor Osimhen-Min Jae Kim

Le pagelle di Torino-Napoli 0-4 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

MERET. Due paratone, indi il prezioso sostegno di San Palo. Il povero Toro riesce a sbuffare per poco, nel primo tempo. Per il resto, il giovane Meret si gode la partita – 7

Stavolta anche lui è chiamato a fare la sua parte e risponde con attenzione, sfoderando anche un po’ di fortuna sul palo, che non guasta mai – 6,5

DI LORENZO. Il quadro generale è ormai chiaro, Ilaria, e noi però possiamo scomporlo in miniature come quelle rinascimentali. E allora, per quanto riguarda l’Euroappuntato, bisogna dipingere la meravigliosa azione del terzo gol che zampilla da una sua discesa con svolta a sinistra – 7

Nel prepartita fa da padre a tutto il gruppo riunito prima del calcio di inizio. E’ in uno stato di grazia unico, un capitano meraviglioso – 8

RRAHMANI. Oggi anche Amir difende e attacca. E al 64’ ha la sua occasione ma il tiro è alto – 7

Bravissimo nella fase difensiva e sorprendentemente sicuro nella costruzione da dietro. Cresce, come tutto e tutti in questo Napoli – 7

OSTIGARD dal 71’. Un’apparizione meritata per il Norvegese Volante – 6

Senza voto

KIM. Sul petto del nostro Monaco Guerriero è scolpito il motto latino “Carpe Diem”. Solo che Kim Il Lungo non solo riesce a cogliere l’attimo per anticipare o stoppare gli avversari. Con lui l’attimo si dilata all’infinito, lo eternizza coniugando forza, intelligenza e volontà. Ed è da una sua impetuosa fuga a sinistra che origina l’azione che termina col rigore del Che Kvara – 8

Un muro meraviglioso e sorridente, come quando scherza, a fine partita, con Juan Jesus, che evidentemente lo rimprovera per essere rimasto quasi nudo dopo aver donato tutto ciò che aveva addosso ai meravigliosi tifosi accorsi a Torino. Tanto che si fa prestare la giacca da uno dei compagni. Grazie sempre a Giuntoli, per tutta la vita, per questo Napoli – 8

OLIVERA. Altra miniatura, Ilaria: il tacco del Che Kvara per Mati e il suo cross morbido e preciso per la cabeza dello zero a tre di Victor Victoria – 7

Vince tutti i duelli, si propone con intelligenza. Il terzo gol, Fabrizio, è un’antologia di bellezza – 7

ANGUISSA. Quante varianti vincenti ha l’ovunquismo di Zambo: oggi volteggia con sostanza in tutta la trequarti, è decisivo nel pressing e all’8’ serve un pallone ghiottissimo a El Tav – 7,5

Da un suo controllo di petto parte il pallone della bellezza, quello che arriva a Di Lorenzo, che apre per Kvara, che lo passa di tacco ad Olivera che lo regala ad Osimhen per un gol che probabilmente ricorderemo a lungo o forse no: sono talmente belli i gol del Napoli che sarebbe difficile sceglierne uno da copertina. Il tutto mentre i tifosi presenti a Torino cantano “la capolista se ne va” e “vinceremo il tricolore”. Mai visto niente di simile, Fabrizio – 7,5

LOBOTKA. Date a Robotka una qualsiasi zona del campo e lui riuscirà sempre a portare ordine, facendo ripartire i compagni. Per dire, Ilaria, che il nostro amato Lobo oggi si assesta lungo tutto il confine tra la difesa e la terra di mezzo – 7

Quanti palloni rende giocabili Lobotka in ogni partita del Napoli? Si trova sempre nel momento giusto al posto giusto ed è in grado di trasformare tutto ciò che tocca in oro – 7

GAETANO dall’84’. Senza voto

Senza voto

ZIELINSKI. Le miniature di Piotr tornato santo e forte sono i suoi tocchi di prima. Quando li indovina come oggi, il ghirigoro si trasfigura nell’essenza del talento – 7

Suo l’assist su corner per Osimhen. Classe e carattere: quando gioca così è uno spettacolo – 7

NDOMBELE dal 65’. E’ il sedicesimo azzurro a segnare in campionato. E che gol, tra le gambe del portierone serbo – 7

Maledetta Dazn! Era dall’inizio del campionato che aspettavo un suo gol e la malefica si va a interrompere proprio sul più bello. Tra l’altro un gol con tunnel. Odio Dazn – 7

LOZANO. Ahi, ahi Rodriguez, cognome tipicamente elvetico. Il difensore del Toro gli stronca sul nascere due gol sicuri. El Tav poteva essere più svelto? Forse. In ogni caso con lui a destra la fantasia è sempre al potere – 7

Ci mette tanta voglia ed è da premiare – 7

ELMAS dal 65’. Quasi mezz’ora per il Macedone del Nord ma poco da segnalare – senza voto

Senza voto

OSIMHEN. Victor Victoria è ferocemente e felicemente straripante. Altri due colpi di cabeza fantastici e vincenti, un assist succulento per Lozano, l’avvio vigoroso dell’azione del quarto gol. E continua a parlare in inglese alla faccia dei talebani della napoletanizzazione: che bello!  Che numero ha sulla maglia? Il nove? Appunto – 9

A parte la bellezza dei due gol, vorrei sottolineare il salvataggio di testa sul tiro di Singo, la dedizione, la fratellanza. Come quando chiede a Kvara che si è fatto male al dito: “come stai?”. O come quando, nel prepartita, applaude i suoi compagni e si complimenta con loro nel riscaldamento. La lotta sulla palla che serve a Kvara per il gol di Ndombele è una prova evidente del fatto che non è umano. Tanta bellezza può far male al cuore, spero di resistere fino alla fine – 10

SIMEONE dal 71’. Senza voto

Senza voto

KVARATSKHELIA. I suoi colpi di tacco sono giotteschi, ci perdoni il citatissimo Caravaggio. Con il Che Kvara la democrazia è di rigore, parafrasando Lucio in the Sky: se lo guadagna, tira e segna. E assiste Ndombele per lo zero a quattro – 8,5

Quando tutti cercano di soffocarlo si inventa cose che non avremmo mai creduto possibili. E’ gigantesco, come suo fratello Victor. Non ci sono parole per descrivere questo fenomeno – 9

SPALLETTI. Questo Napoli è destinato alla leggenda e Luciano Spalletti, l’allenatore di ben due Rome e poi dell’Inter, compirà finalmente il suo destino con gli azzurri postsarriti e post tante altre cose. Chi l’avrebbe mai detto. E ci conforta e galvanizza allo stesso tempo quel suo avvertimento: “Ho 64 anni e non ho tanto tempo”. Il suo Napoli ha l’indicibile bellezza del Grande Squalo Bianco, la macchina più perfetta della natura con l’obiettivo di divorare. E oggi 71 è un numero magico, non ricorda altro – 9

Anche se non ci fosse più tempo a disposizione, questo tempo meraviglioso che ogni volta ci regala il suo Napoli basterebbe per un’eternità. Anche da morti. L’ho già detto: non ho mai visto niente di simile. Prego ogni volta che non smettano mai – 10

ARBITRO MARCHETTI. Un altro arbitro attento e bravo – 7

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