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«Riva e De Andrè si scambiarono chitarra e maglia dopo una partita del Cagliari, tra whisky e sigarette»

Federico Buffa al Messaggero: «Quando Riva scoprì che Preghiera in gennaio era dedicata a Tenco iniziò a farla ascoltare ai compagni di squadra»

«Riva e De Andrè si scambiarono chitarra e maglia dopo una partita del Cagliari, tra whisky e sigarette»
Bildnummer: 01425895 Datum: 01.06.1970 Copyright: imago/Sven Simon Luigi Riva (Italien) trinkt einen Espresso; Vneg, Vsw, quer, close, trinken, Durst, durstig, Getr‰nk, Tasse, Kaffee, Koffein Weltmeisterschaft 1970, Nationalmannschaft, Nationalteam Toluca Freizeit Fuflball WM Herren Mannschaft Einzelbild Privatbild Personen

Federico Buffa porta in teatro “Amici fragili”, uno spettacolo che racconta l’incontro tra Fabrizio De Andrè e Gigi Riva. Un incontro avvenuto il 14 settembre del 1969, a Genova, dopo una partita del Cagliari che quell’anno avrebbe vinto il suo unico scudetto. Non ci sono molte notizie di quell’incontro. Buffa racconta:

«Entrambi sono stati parchi di informazioni, sappiamo però che le prime due ore sono trascorse, in silenzio, tra whisky e sigarette. Poi, Riva ha chiesto: “Chi ti ha ispirato la canzone Preghiera in gennaio?”. E alla fine dell’incontro, De Andrè gli ha donato la sua chitarra e Riva la sua maglia».

Perché proprio “Preghiera in gennaio”?

«Riva era appassionato di canzone italiana anni Sessanta, il suo preferito era Luigi Tenco. Scoperto che De André lo aveva scritto uscendo dal funerale di Tenco, ha iniziato ad ascoltarlo e farlo ascoltare ai compagni di squadra. Poi l’amico Beppe Ferrero andò a giocare al Genoa e organizzò l’incontro. Riva, molto schivo, in qualsiasi altra occasione avrebbe detto no, ma quella volta accettò».

È stato davvero l’unico incontro? Buffa:

«Riva mi ha raccontato che poi sono visti un’altra volta venti minuti ma praticamente non hanno parlato. E in tante altre occasioni è arrivato fino alla casa di De André, ma poi ha preferito non disturbarlo. Nello spettacolo, in una ideale telefonata a De Andrè, si scusa perché non si sono più visti».

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