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Questo Napoli è dedicato ai papà che non ci sono più, che da lassù ci abbracciano come la folla di Torino

Questa squadra ha l’inerzia del moto dei pianeti, non riesce a stoppare il suo corso. Un giorno si dirà: “Ua’ chi è ‘o Napule?”, come col Brasile

Questo Napoli è dedicato ai papà che non ci sono più, che da lassù ci abbracciano come la folla di Torino
Napoli's French midfielder Tanguy Ndombele (C-R) celebrates with his teammates after scoring his side's fourth goal during the Italian Serie A football match between Torino and Napoli on March 19, 2023 at the Olympic stadium in Turin. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

<3 Sul tacco di Kvicha, sul cross di Mathìas, sul volo di Victor, sullo 0-3 ho visto gli occhi lucidi di mio padre ed ho capito che potevo piangere anche io senza vergogna. “Pigliamme ‘e bandiere ‘a papà!” Trentatré anni dopo, al mio papà, a tutti i papà che non ci sono più ma che dall’alto abbracciano con la stessa vigoria della folla di Torino i figli, auguri

🥺Stufo di presenziare sul campo in versione steward, Alex torna Magno e ci evita una zeppola al forno in un vassoio di zeppole fritte. Applausi a scena aperta, un fuoriclasse dal viso dolce e dalle braccia forti.

😘 I figli, i nipoti un giorno diranno ad ogni eccelsa manifestazione del giuoco del pallone “Ua’ chi è ‘o Napule?” come noi siamo cresciuti dicendo “Ma chi è, ‘o Brasile?”. Kvicha, ambasciatore della Repubblica del Regno degli Innamorati, quello in cui ogni suddito è devoto alla grazia della bellezza. Kvariglia, il Guevara Georgiano.

😅 Se a Sapri, quando sbarcarono i trecento, avessero trovato Kim Min-Jae, ora in Italia si parlerebbe solo napoletano. Un robot dotato di anima, un difensore estremo della causa azzurra. Una trincea scoperta. Un armadio a muro. Un fenomeno.

😍 La lanterna di Goethe è accesa da tempo e quando trasmette le sue doti ai fili d’erba il campo si incanta. Piotr, è come il sole, la sua luce è evidente anche se le nuvole coprono il cielo.

😌 Urla sempre Victor; Urla e non fermarti; Salta, recupera, affonda. Il Pallone d’oro non è un miraggio, il Pallone d’oro è un messaggio del calcio alla sua naturale esistenza. Due colpi di testa, l’azione iniziata per la gioia di Tanguy. Non sei più un calciatore, sei l’ira di una città in Stato Di Grazia.

😒 A Torino abbiamo riscoperto per pochi minuti il concetto di ansia. Poi Lobo è tornato il geometra del cantiere, Zambo il suo manovale, gli altri a riavere fame, quella fame degli insaziabili, Come nel film “Toto al Giro di Italia” pur volendo è impossibile fermarsi. Questa squadra ha l’inerzia del moto dei pianeti, non riesce a stoppare il suo corso. Una giornata in meno alla nostra Primavera.

Forza Napoli
Sempre e Comunque.
<3

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