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De Siervo attacca Casini in una lettera alla Serie A: «Ha passato il segno, basta ingerenze e colpi bassi»

Su Repubblica “la guerra nucleare” all’interno della Lega. Tensione alle stelle tra ad e presidente. Alla base la questione telco e diritti tv

De Siervo attacca Casini in una lettera alla Serie A: «Ha passato il segno, basta ingerenze e colpi bassi»
Db Milano 30/06/2022 - assemblea ordinaria Lega Calcio Serie A / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lorenzo Casini

Repubblica racconta di una Lega Serie A in guerra. “Guerra nucleare”, per la precisione. Con un altissimo livello di tensione tra il presidente, Lorenzo Casini, e l’amministratore delegato, Luigi De Siervo. De Siervo avrebbe inviato una lettera al vetriolo al Consiglio di Lega attaccando duramente Casini, colpevole, a suo dire, di “aver passato il segno” e di essersi “macchiato di un colpo basso”.

“Esplode la guerra nucleare nella Lega del calcio. La tensione tra Lorenzo Casini, presidente della Serie A, e il suo amministratore delegato, Luigi De Siervo, ha stravolto ogni livello di guardia. L’ultimo atto, una lettera in cui De Siervo scriveva al Consiglio di Lega attaccando senza mezze misure il suo presidente: Casini, per lui «ha passato il segno», macchiandosi di «un colpo basso»”.

Tutto è nato, scrive il quotidiano, dall’intervista rilasciata da De Siervo a Repubblica lo scorso 15 febbraio, in cui l’amministratore delegato della Lega Serie A attaccava le Telco. Nell’intervista, l’ad aveva dichiarato:

«hanno beneficiato di alti volumi di traffico, facilmente riconducibili agli orari delle partite, e non hanno fornito la collaborazione minima che ci saremmo aspettati da chi vive in un mercato che deve essere legale».

A queste parole è seguito, scrive Repubblica, “uno scambio di lettere proprio con gli amministratori delegati delle aziende di telecomunicazione“. Lettere segnalate da Casini (“il cui sponsor principale è Tim, una telco appunto”) all’organismo di vigilanza.

“Un atto “ostile”, all’amministratore delegato, in cui nei fatti ricordava che qualunque dichiarazione deve essere preventivamente discussa proprio col presidente. Insomma, indicava un comportamento inopportuno di De Siervo, almeno a suo dire. E sabato ha risollevato la questione inserendola nell’ordine del giorno del Consiglio di Lega in programma martedì martedì”.

Da qui la lettera di De Siervo, inviata domenica al Consiglio di Lega, in cui l’ad “entra durissimo su Casini” scrivendo che «ha passato il segno», ricordando che lui, al contrario, ha «sempre agito secondo le mie prerogative», mentre l’altro «nell’ultimo anno e mezzo ha debordato le proprie competenze».

Per De Siervo, la segnalazione del carteggio all’organismo di vigilanza da parte di Casini è stato «un colpo basso, sotto la cintura». L’ad ha invitato le componenti della Lega a fare squadra e a fare sì che terminino «le invasioni di campo».

Prima di tutto questo, a De Siervo non erano piaciute, scrive Repubblica,

“alcune interlocuzioni che il presidente Casini aveva avuto con dei fondi di investimento interessati a investire nella Serie A, nei suoi ricavi ed eventualmente partecipando alla sua distribuzione. Una materia che è specifica competenza – come tutte le materie economiche – dell’amministratore delegato. Non del presidente”.

Il quotidiano conclude:

“Ora lo scontro però è anche politico. Perché tra i due ricucire è praticamente impossibile. Casini, vicinissimo a Claudio Lotito, avrebbe piacere di vedere crescere in lega la figura di Gaetano Blandini, ex dg Siae. La partita è ancora iniziata: l’orizzonte è il nuovo bando per i diritti tv. E i soldi ma per capire come finirà bisogna prima di tutto rispondere a una domanda: Lotito ha interesse davvero che la guerra in lega superi questo livello di tensione?”.

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