“La notte tedesca non ha illuminato nessun giocatore in particolare nel concerto corale del Napoli: una routine eseguita con rigore e semplicità”
“Il Napoli si è sbarazzato dell’Eintracht con la forza dell’abitudine, così come gioca, domina e fa punti in Serie A”.
Lo scrive El Pais, commentando la vittoria del Napoli sull’Eintracht Francoforte, in Germania. E ora il Napoli si trova vicinissimo ad un traguardo storico, mai raggiunto prima: i quarti di finale di Champions League.
Gli emissari dei club più ricchi d’Europa erano a Francoforte per osservare Kvara, scrive il quotidiano spagnolo, “ma la notte tedesca non ha illuminato di luce particolare nessun elemento nel concerto corale del Napoli. Tutti i membri della squadra italiana hanno brillato. Non per esibizioni tecniche abbaglianti, ma per routine eseguite con rigore, semplicità e continuità nel tempo”.
E’ con la coralità che il Napoli ha superato la spinta dell’Eintracht nei primi minuti, “dopo 45 minuti, l’effetto dell’erosione era palpabile: cinque tiri verso la porta avversaria contro nessuno dell’Eintracht, un gol per Osimhen e un rigore sbagliato da Kavaratskhelia“.
L’Eintracht ha resistito finché le sue catene non si sono spezzate nell’anello più debole: Götze. Ha provato a filtrare un passaggio apparentemente semplice che Lobotka ha intercettato senza difficoltà e lo slovacco non si è lasciato sfuggire l’occasione. Da lì è originato il secondo gol di Di Lorenzo.
L’espulsione di Kolo al 58′ ha solo reso più rosee le prospettive per il Napoli, conclude El Pais. “La squadra di Spalletti ha completato il processo con il pilota automatico“.