Il Times: se l’Arsenal vince la Premier, dimostra che non bastano i soldi per vincere
"Perché se vincere il campionato fosse semplice come scrivere un assegno, allora sarebbero il City e Haaland ad avere gli otto punti di vantaggio"
19.02.2014, London, football, Champions League, Arsenal London - FC Bayern M¸nchen, Kibice Arsenalu London, PUBLICATIONxNOTxINxPOL 19022014toja573 19 02 2014 London Football Champions League Arsenal London FC Bavaria Munich KIBICE London PUBLICATIONxNOTxINxPOL
Niente contro il Manchester City o Erling Haaland, ma non sarebbe meraviglioso se l’Arsenal, e Eddie Nketiah, vincessero il campionato?
Scrive il Times questa mattina dopo l’ennesima vittoria dell’Arsenal di ieri contro il Tottenham che porta i ragazzi di Arteta a più 8 sul City.
Il Times scrive appunto che se l’Arsenal quest’anno riuscisse a conquistare la Premier e a farlo con un giovane attaccante, dimostrerebbe che non è possibile comprarla e che tutti i pronostici di quest’estate, considerando gli investimenti stratosferici del City, erano sbagliati; “sappiamo che la lclassifica della Premier League risponde al denaro, ai conti per pagare gli stipendi, perché più grande è il tuo conto, più possibilità hai di finire vicino alla vetta”.
È chiaro che dopo l’acquisto di Haaland, considerando anche il monte ingaggi del City, superiore a qualsiasi altro club di Premier, tutti avevano pensato che i giochi per questa stagione fossero già chiusi e invece l’Arsenal sta facendo un piccolo miracolo. E lo sta facendo con Nketiah. Un giovane che molto probabilmente avrebbe fatto panchina se non fosse stato per l’infortunio di Gabriel Jesus. Arteta, scrive il Times, avrebbe potuto farsi prendere dal panico e costringere il suo club a tornare sul mercato di gennaio. Avrebbe potuto vacillare dopo che l’Arsenal ha pareggiato contro il Newcastle il 3 gennaio. Non l’ha fatto.
La stagione dell’Arsenal dunque è un promemoria sul fatto che “il denaro può certamente essere un fattore di successo, ma non garantisce nulla”.
“Un titolo dell’Arsenal mostrerebbe che il campionato non è semplicemente comprato, è vinto, con un buon calcio, un buon allenamento e, sì, anche con un mercato eccezionale. Ma non è la stessa cosa che comprarlo. Perché se vincere il campionato fosse semplice come scrivere un assegno, allora sarebbero il City e Haaland ad avere gli otto punti di vantaggio”
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