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Sirigu: «Perché via da Napoli? Le cose non dipendono mai da una sola persona»

Al canale ufficiale della Fiorentina: «Non è stato facile lasciare il Napoli in quelle condizioni. Di Napoli mi mancheranno i miei compagni»

Sirigu: «Perché via da Napoli? Le cose non dipendono mai da una sola persona»
Db Milano 18/09/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Salvatore Sirigu

Salvatore Sirigu ha parlato del suo trasferimento alla Fiorentina, che ha portato allo scambio con l’arrivo di Pierluigi Gollini a Napoli, tramite i canali ufficiali della società gigliata. L’ex portiere del Napoli ha esordito:

«Questa operazione nasce da un’opportunità di mercato. Mi si è presentata questa occasione, ci ho riflettuto un po’ e ho pensato che fosse una buona possibilità. Non è stato facile lasciare il Napoli in quelle condizioni ma il calcio è questo e la Fiorentina è una squadra e una società di primo livello e quindi riparto con entusiasmo. Quello che cerca un giocatore alla mia età. Senza voler male a nessuno, si è sviluppata questa cosa e siamo tutti contenti così».

Sulla scelta di lasciare il Napoli

«Può sembrare difficile da fuori, ma le cose non dipendono da una sola persona. Di Napoli mi mancheranno i miei compagni con i quali avevano legato tantissimo. Però questo è il calcio e si va avanti. Ho sempre avuto la fortuna di far parte di gruppi importanti e spero di farlo anche qui a Firenze».

Gli obiettivi con la Fiorentina

«I miei obiettivi sono quelli di godermi questo ambiente, giorno per giorno. Di riallenarmi in un’altra maniera e in un altro contesto. Di avere e sentire quel fuoco dentro che è fondamentale per un professionista. Di aiutare la squadra col mio modo di essere ogni giorno. Anche di essere vicino alle persone, per dargli un consiglio. Mi metto a disposizione di tutti con molto entusiasmo. Questa squadra può fare bene e farà tante cose importanti».

Sulla possibilità di giocare titolare

«Piacerebbe a chiunque fare il titolare. L’importanza di un giocatore sia a prescindere se gioca o meno. Ho grande stima di Terracciano che ha meritato il suo posto. Sono contento di poter lavorare con lui e di poter imparare. Spero di creare un buon ambiente di lavoro».

Sirigu e il numero 56

«Sapete che io cambio il numero ogni volta che cambio maglia. Chiedo sempre ai miei fratelli un consiglio e il 56 è l’anno di nascita dei miei genitori. Quest’anno è un omaggio a loro»

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