II mercato ha deluso – De Ketelaere molto deludente, Origi quasi nullo, Adli praticamente mai usato – e lasciato nell’aria più di qualche perplessità

La Gazzetta scrive apertamente di Milan in crisi, titola “Sprofondo rossonero”. Posizione oggettiva, direte voi. Vero ma sorprende visto che spesso si tende ad edulcorare la realtà di Milan, Inter, Juventus. Stavolta, però, la Gazzetta va dritta al punto.
Il quarto posto sarà inevitabilmente lo spartiacque tra una stagione grigia e una stagione che mina un progetto… che è molto peggio. La qualificazione alla Champions è fondamentale per dare continuità al lavoro, sostenere il bilancio con premi Uefa e soldi degli sponsor, convincere i calciatori a restare in un ambiente competitivo, al livello dei club migliori al mondo.
Se Pioli difenderà il posto Champions – lo scudetto ora pare un miraggio – ci saranno probabilmente ritocchi, cambiamenti, non rivoluzioni. Se il Milan non invertirà la rotta e scivolerà verso il basso, invece, ci saranno decisioni dure da prendere. L’equilibrio più delicato, in questo senso, è con l’area tecnica, quindi con Ricky Massara e soprattutto Paolo Maldini.
Maldini e Massara hanno costruito l’impresa-scudetto (difficile, difficilissima) ma l’accordo per il loro rinnovo biennale è stato teso, guidato dai legali più che dall’amore reciproco. Il 30 giugno si è tracciato un confine: la proprietà, come normale, ha conservato la paternità delle scelte strategiche (fissare obiettivi, determinare le modalità di gestione, stabilire un budget), mentre Maldini ha ottenuto autonomia decisionale all’interno del perimetro fissato da Elliott prima e RedBird poi. L’estate però ha complicato il quadro perché il mercato ha deluso – De Ketelaere da aspettare ma molto deludente, Origi quasi nullo, Adli praticamente mai usato – e lasciato nell’aria più di qualche perplessità. Maldini non ha avuto i “due-tre acquisti importanti” a cui puntava, mentre la proprietà ha investito oltre 40 milioni – cifra superiore a quella dei concorrenti, se si considera il saldo spese-incassi – senza avere un salto in avanti in classifica. Qui, più che altrove, si scriverà la storia del Milan 2023.