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Napoli-Cremonese, pagelle / Meglio senza titolarissimi, Simeone ed Elmas due certezze

Bravo Spalletti a schierare quella formazione. Zielinski irritante, Kim non entra proprio benissimo. Osimhen invece è un uragano

Napoli-Cremonese, pagelle / Meglio senza titolarissimi, Simeone ed Elmas due certezze
Ci Napoli 17/01/2023 - Coppa Italia / Napoli-Cremonese / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Giovanni Simeone

Coppa Italia, le pagelle di Napoli-Cremonese a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia

MERET. Potevamo immaginare, Ilaria, una partita del genere? No, non potevamo: quasi a mezzanotte, in un’apocalisse di vento e pioggia, l’ultima in classifica insacca cinque rigori uno dopo l’altro e il povero Meret se ne torna a casa con sette gol, privo di colpe gravi. Tutta la nostra vicinanza e solidarietà – 6

Cosa poteva succedere di peggio, Fabrizio? Il diluvio universale su Napoli allo scoccare dei rigori? Fatto – 6

BERESZYNSKI. Il nuovo polacco del Napule arriva stremato al 120’, al culmine di un acclimatamento disastroso. In teoria era possibile l’opposto (come dare torto allo Sciamano in panca? Ma su questo tornerò dopo), nella prassi non è stato così. La sua è la classica figuraccia del ciuccio in mezzo ai suoni, soprattutto nel momento decisivo del pari in extremis dei miracolati di Cremona. Tuttavia qualche sprazzo buono c’è stato – 5

L’attenuante è che era la sua prima partita col Napoli. Ma da quanto visto ieri è difficile pensare possa essere davvero considerato un vice di Di Lorenzo. Sbaglia clamorosamente sul gol del 2-2 – 5 

JUAN JESUS. Sul primo gol il Napule dei diversamente titolari si stava ancora riscaldando, compreso lui. La difesa si è ripresa solo nel secondo tempo, nel frattempo però Giovanni Gesù si era andato a prendere il pareggio ponendo fine con la cabeza a un pazzotico flipper sotto la porta cremonese – 6

Molte imprecisioni, diverse sbavature, ma un gol pesantissimo. Da premiare il fatto che è quello che più se la prende con l’arbitro, che ieri non ne ha azzeccata una – 6

OSTIGARD. Assai male nel primo tempo, quando Orekeke ha le sembianze di un lampo durante il diluvio universale. Meglio nel secondo, con il Napule padrone del campo fino a tre minuti dalla fine – 5,5

Conferma le doti già evidenziate da Spalletti nel gioco aereo, ma Orekeke sembra un dannato, al suo cospetto – 5

KIM dall’82’. Il Monaco Guerriero entra per garantire e gestire la vittoria di misura e invece la Cremonese pareggia. Una responsabilità oggettiva, diciamo così – 5,5

Diciamo che non entra proprio benissimo – 5

OLIVERA. Quante amnesie per l’uruguagio – 5,5

Sbaglia spesso le scelte, va in confusione più volte, sul pareggio della Cremonese perde completamente i riferimenti – 5

NDOMBELE. Conferma, Ilaria, il suo destino nicciano, enigmatico e imprevedibile nella gestione dell’attimo, capace di coniugare paradiso e inferno nell’arco di pochi secondi. Come al 49’: ruba meritoriamente palla a un difensore e poi si specchia un po’ troppo prima di darla a Giacomino. Uno spreco immane. Jep Gambardella gli direbbe: “Sei un uomo oscuro”. In ogni caso, complessivamente la sufficienza se l’è guadagnata – 6

L’errore sull’assist per il 3-1 è sanguinoso – 5,5

OSIMHEN dal 101’. Il suo ingresso è un uragano dentro la tempesta e i due fenomeni naturali ahinoi si elidono a vicenda – 6

Vorrebbe scassare tutto, appena entrato sfiora il gol, il rigore lo segna benissimo. Ha uno strapotere fisico che da solo gli merita il voto – 6,5

GAETANO. Lo Sciamano gli mette addosso i panni scomodi del vice-Robotka e lui si adatta con non poca fatica, almeno all’inizio. Ma i piedi sono buoni e anche la testa e disegna un paio di corridoi allettanti per i compagni – 6

Nel complesso non demerita – 6

LOBOTKA dal 64’. D’accordo, dopo quasi tre ore l’emotività è fisiologicamente forte, senza dubbio, ma piano con le lacrime per l’errore finale dal dischetto. Non è uno psicodramma irreversibile. Siamo usciti dalla Coppa Italia, il dispiacere c’è ma finisce qua, suvvia – 6

Si è sentita tremendamente la sua mancanza, per tutta la partita. Sbaglia il rigore decisivo, lui che rigorista non è: amen – 6

ELMAS. Tra i migliori a colpi di dribbling e tacchi, sostenuti dal solito vigore – 6,5

Il migliore in campo, senza dubbio – 7

ZIELINSKI dall’85’. Irritante. Il Napule è stato raggiunto, seppur casualmente, con cinque titolarissimi in campo, tra cui lo svagato Piotr. L’unica cosa che gli riesce è il rigore segnato nella lotteria dopo i supplementari – 5

L’unica cosa che è sembrato chiedersi, per il tempo rimasto in campo è: come fare ad assumermi meno responsabilità possibili? – 4,5

RASPADORI. Fa quello che può ma è poco. Però risparmiamoci un dibattito inutile e dannoso sul ruolo ricoperto da Giacomino – 5,5

Non è che è obbligatorio farsi trovare sempre pronto – 5

ANGUISSA dal 64’. Irritante come Zielinski, con l’aggravante per Zambo di superflui preziosismi in una fase in cui contava solo giocare da duri – 5,5

Anche lui entra in campo con un atteggiamento che non è esattamente quello che ci si aspettava. Molta fretta, tanti errori – 5

ZERBIN. Il primo gol dei nordici origina da un suo improbabile tiro ribattuto. Quando però disciplina con il passare dei minuti la sua foga eccessiva, pitta un traversone perfetto per la cabeza vincente del Cholito – 6,5

Dopo Elmas anche lui fa tutto bene – 6,5

POLITANO dal 64’. Per venti minuti e poco più, scuote la squadra con i suoi affondi. Indi diventa il Na-Politano che non ci piace, lezioso e soprattutto scontato: con tutte quelle testoline azzurre nell’area cremonese anziché crossare cerca ossessivamente la solita serpentina al centro senza combinare granché – 5,5

Credo che nemmeno se ci si mettesse di impegno si riuscirebbe a non saltare mai l’uomo come riesce a fare Politano – 4,5

SIMEONE. Il migliore. Un gol e un clamoroso palo-traversa nei supplementari, senza mai sottrarsi alla pugna. Quando ritrova il campo, dopo aver atteso con umiltà e pazienza in panca, il Cholito è una certezza – 7

Non c’è niente da fare: il Cholito difficilmente perdona. Bello il gol, bella la veemenza – 7

SPALLETTI. Onore al merito per la formazione schierata. Certo, la gestione della pelota è arrivata solo nella ripresa ma il calcio contemporaneo non si può affrontare solo coi titolarissimi (e noi napoletani dovremmo saperlo meglio di altri, dopo l’ottusità estetica del sarrismo). In campo c’era la Cremonese, ultima in classifica, che ha pareggiato a tre minuti dalla fine per una congiuntura astrale che si verifica ogni cento anni. Questo di stasera è un graffio, sempre che il populismo autostradale e no (lo stesso che già vedeva macerie e fantasmi dopo la sconfitta di Milano) non ne faccia ora una tragedia in nome del triplete mancato – 7

Il Napoli ha subito il gol del pareggio quando in campo erano già entrati alcuni dei titolarissimi, dunque… Concordo con te: se le seconde leve non le fai giocare contro la Cremonese non le puoi far giocare mai più. Se le avesse tenute tutte in campo, forse, avremmo anche portato a casa la partita – 6

ARBITRO FERRIERI CAPUTI. Spiace dirlo, ma ha arbitrato malissimo, come un qualunque Giacomelli d’antan – 4

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