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Khvicha è il Dominus della Serie A

Kvarangelo ricorda il Buonarroti, geniale, autentico, cattivo, irascibile. Scultore di una partita clamorosa a cui sigillo personale ha offerto la costruzione della Pietà juventina per altri tre goal

Khvicha è il Dominus della Serie A
Ci Napoli 13/01/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Khvicha Kvaratskhelia

Romantici scorci tratteggiano linee memorabili nella storia.

Il Dieci a cui il tempo ha regalato l’immortalità ritorna per mano e per piedi di Kvarangelo, più che il Merisi ricorda il Buonarroti, geniale, autentico, cattivo, irascibile. Scultore di una partita clamorosa a cui sigillo personale ha offerto la costruzione della Pietà juventina per altri tre goal.

Angelo di Dios, scende in campo senza timori. Viene dalla Georgia non da Reggio Calabria dunque, la sudditanza atavica nei confronti della più pompata dagli italiani non la soffre. Così i suoi compagni, Vicotor, Zambo, Mario, Stanislav, martellano caviglie e autostima sino a sbriciolare ciò che resta della speranza italiana di vedere un campionato riaperto.

Khvicha è il Dominus della Serie A, l’ossigeno del calcio, la costola del pallone antico che resiste agli spifferi di fuoriclasse ad un passo dell’addio. Napoli-Juventus ha stoppato la stucchevole scena mediatica che andava avanti dalla sosta per consumarsi in una lunga siesta in cui si appisolano le speranze di un campionato diverso. “Tacete” sembra voler dire Kvarangelo, con quel dito sulla bocca.
E tutti tacciono o parlano cambiando il tiro.

Lo strapotere spallettiano non lascia spazio neanche più al suono delle campane emittenti che in estate consigliavano altri lidi e altri odi. Napoli si è schierata con il Napoli e Kvarangelo ci ha trascinati, inconsapevolmente, verso la gioia di aver visto la storia compiersi.

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