Ginnastica, deferita la direttrice Maccarani, “Messe in atto pressioni psicologiche”
"Metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità". La Maccarani rischia dall'ammonizione alla radiazione

“La procura della Federginnastica ha notificato l’intenzione di deferimento per Emanuela Maccarani, la direttrice tecnica della Nazionale di ritmica, e la sua assistente Olga Tishina, per gli abusi a Desio denunciati dalle ex Farfalle su Repubblica”.
Lo scrive Repubblica che riporta alcuni stralci dell’atto di deferimento.
“Metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l’insorgere di disturbi alimentari e psicologici”.
La decisione, scrive il quotidiano, è stata comunicata il 4 gennaio mattina. Ora le due imputate hanno 20 giorni per preparare la memoria difensiva ed essere riascoltate. Se la procura dovesse confermare il deferimento le possibili conseguenze sarebbero quattro: ammonizione, ammenda, sospensione da 15 giorni a 2 anni o radiazione.
“La decisione della giustizia sportiva in primo appello può avere pesanti ripercussioni nella Federginnastica. Soprattutto sul ruolo della direttrice tecnica della Nazionale di ritmica, una delle figure più influenti in federazione: ricopre il ruolo in Nazionale dal 1996, in più rappresenta in Giunta Coni tutti i tecnici federali. Considerando che è anche indagata penalmente dalla Procura di Monza, la sua posizione è fortemente in bilico: il contratto, che vale per tutto il quadriennio olimpico, le viene rinnovato però di anno in anno per questi di bilancio e può non essere rinnovato. Se ne discuterà il 12 gennaio, quando è stato convocato un consiglio straordinario proprio per affrontare il tema del contratto della Maccarani e della situazione del centro tecnico di Desio, già commissariato lo scorso 3 novembre. Il clima all’interno della Federazione non è molto sereno, molti consiglieri sono a disagio in questo scandalo: oltre al ruolo di Maccarani, qualcuno è pronto anche chiedere le dimissioni del presidente Tecchi, in carica dal 2016”.