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Di Maria: «Paredes mi ha convinto a continuare dopo il Mondiale»

In una intervista a Olè: «Quando venni sostituito in finale mi stava cadendo il mondo addosso ma sapevo che avremmo vinto»

Di Maria: «Paredes mi ha convinto a continuare dopo il Mondiale»
Argentina's forward #10 Lionel Messi (R) celebrates scoring the opening goal with his teammates including Argentina's midfielder #11 Angel Di Maria (C) during the Qatar 2022 World Cup Group C football match between Argentina and Mexico at the Lusail Stadium in Lusail, north of Doha on November 26, 2022. (Photo by Kirill KUDRYAVTSEV / AFP)

Di Maria ha concesso un’intervista a Diario Olé sulla vittoria del Mondiale con l’Argentina e le critiche ricevute con l’Albiceleste.

Pensi spesso al Mondiale vinto?

«Sempre, sempre i ricordi. Era quello che volevamo di più, quello che volevamo ottenere di più. È impossibile dimenticare. Gli anni passeranno, lo vedo nei giocatori che ora hanno 50 e 60 anni e che hanno vinto la Coppa del Mondo, e continuano a parlare dei problemi e continuano a ricordare ogni momento vissuto. È impossibile dimenticare. È ovvio che uno ha già la testa puntata sulla società, sugli obiettivi, ma il Mondiale ci sarà sempre».

Il calciatore si sofferma anche sulle critiche ricevute nella sua carriera:

 «Quello che mi ha ferito di più è stata quella critica che ha finito per ferirmi. Quello che non ci ha dato per essere nella Selecion. Ad esempio per me, personalmente, che ho segnato in finale, che non ero mai lì per le finali, che mi è sempre successo qualcosa. Alla fine Dio mi ha dato quella rivincita e dopo tre finali in cui non potevo essere al 100% (Mondiali 2014 e Copa América 2015 e 2016), e nelle successive tre (Copa América 2021, Finalissima 2022 e Mondiali 2022) ho è stato in grado di essere al 100% e dimostrare che non era davvero quello che mi stava succedendo. Ma erano cose della vita come dici tu. Infortuni che dovevano capitarmi per qualcosa e ora non mi sono capitati e alla fine è andata così. Quelle critiche sono quelle che fanno più male. Non solo uno, perché continuo a suonare lo stesso, sono in Europa, ma per chi è in Argentina ascolta sempre la stessa cosa, fa troppo male. Ed è per questo che a volte uno dice basta, me ne vado, ma sono quelli che mi hanno sempre detto di no».

La finale contro la Francia:

 « Quando venni sostituito mi stava cadendo il mondo addosso. Ma avevo segnato un gol. E in ogni finale in cui ho segno un gol non ho mai perso, quindi ho pensato ‘non possiamo perdere’. Avevo solo questo in mente».

Paredes lo ha convinto a continuare dopo il Mondiale:

«Nel mio caso, siamo per un po’ di più. Non so quanto, vediamo. È quello di cui abbiamo parlato prima, andiamo anno per anno e vediamo come stanno andando le cose, come mi sento. Questi ragazzi mi hanno convinto e mi hanno riempito la testa. Paredes punta su di me, sempre eh, mi hanno convinto a continuare e dopo il Mondiale la voglia di continuare era evidente. Ci sarò finché non sentirò di non poter dare più il mio contributo alla Nazionale o sarà il mister a dirmelo. Ora mi sento bene, mi sento a un ottimo livello.Togliendo Leo siamo tutti uguali e chi deve giocare gioca».

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