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Spalletti (live): «Ci sono rimasto male che Mourinho non mi ha invitato al suo compleanno»

«Non dobbiamo guardare il panorama sennò cadiamo e ci facciamo male Totti? Se lui ha piacere di parlare con me, anche io ho piacere di parlare con lui»

Spalletti (live): «Ci sono rimasto male che Mourinho non mi ha invitato al suo compleanno»
Napoli's Italian coach Luciano Spalletti looks on prior to the Italian Serie A football match between Salernitana and Napoli on January 21, 2023 at the Arigis stadium in Salerno. Filippo MONTEFORTE / AFP

La conferenza di Luciano Spalletti alla vigilia di Napoli-Roma.

«Si differenzia in pochissime cose rispetto alle altre, qualsiasi partita diventa difficile, questa è qualcosa di più per quel che riguarda il condominio,. è uno scontro diretto. Sarà tutta da gustare da un punto di vista tattico, della forza dei calciatori, tre punti sono sempre un bottino che fa comodo».

Il Napoli che ciclista è?

«Il Napoli è un ciclista che sa di dover confrontarsi con ciclisti altrettanto forti se non più forti durante il percorso. Mai seduto perché si spinge meno, sempre ritto sui pedali.

La frase di Dotto “Lucio ama i suoi giocatori, li ama a prescindere, trasmette la sua passione ai loro giocatori”.

«Secondo me Dotto è stato bravo, lo devo ancora leggere tra allenamento e conferenza. È una cosa che sicuramente mi fa piacere».

I 12 punti di vantaggio sulla seconda.

«Dico bravi ai calciatori che hanno vinto l’ultima partita a Salerno in una situazione non facile, è sempre un derby, la Salernitana poi ha vinto a Lecce. I risultati degli altri non dipendono da noi, il nostro comportamento deve essere sempre lo stesso, fatto di grandi partite, di comportamenti umili, di attenzione a fare un passo alla volta, concentriamoci sull’attenzione dove si mette il piede. Magari togliendosi il fascino della meta, pensare al lavoro quotidiano senza andare troppo distante dalla realtà immediata. Attenti che nessuno abbia comportamento più leggero oltre la leggerezza calcistica. Si mantenga quella serietà e applicazione.

Che Roma si aspetta?

«Mi aspetto una Roma con grandi calciatori e allenatore molto pratico e molto concreto che riesce a far capire bene ai suoi calciatori quali comportamenti devono avere nella partita. Hanno giocatori di gamba, non dobbiamo pensare a discorsi tipo “stiamo gestendo la partita” e pensare che l’inerzia sia dalla nostra, perché loro hanno calciatori tipo Dybala che sanno sfruttare la gamba dei compagni che sanno attaccare bene gli spazi. Sanno far correre il pallone e sanno correre. è una squadra concreta che sa che cosa vuole, sa bene scegliere gli episodi che possono portare loro dei vantaggi. Per cui diventa una partita pericolosa se non si è bravi a mantenere quell’equilibrio».

A quant’è la quota scudetto?

«Non lo so, è un condizionale. Non è il mio modo di parlare, di ragionare. È un conto che non so fare, non ero bravo in matematica. So che se vinciamo la partita, andiamo a 53. Questo lo so fare».

Le prossime tre, si gioca ogni settimana, poi c’è la Champions. Deve far salire il minutaggio di più giocatori?

«Quelli che non hanno giocato poi devono andare più forti e organizziamo partita con la Primavera partita vera, come le abbiamo fatte in precedenza in inferiorità numerica».

La Roma forte sulle palle inattive.

«La Roma è una squadra addestrata molto bene a prendere vantaggi su qualsiasi situazione di gioco della partita, aiutati dalla fisicità ma anche da allenatore pragmatico ed esperto come Mourinho. Lui conosce noi e noi conosciamo loro, le loro qualità, le loro caratteristiche. Dobbiamo essere bravi a metter le nostre, come abbiamo sempre fatto».

Totti disse non vedo l’ora di riparlare con lui.

«Se lui ha piacere di riparlare con me, anche me sarebbe un grande piacere».

È complicato agire sulla testa dei calciatori essendo a più 12?

«È facilissimo, si sono conquistati il più 12, sanno come si fa. Non corriamo il rischio di essere meno attenti e meno pignoli nelle richieste a noi stessi. Poi se qualcuno si lasciasse cullare, quando vede la Roma davanti e Mourinho davanti, si accorgeranno subito che hanno top team davanti e si rischia brutta figura se non si è concentrati come al solito».

La Roma subisce pochissimo.

«Le qualità fanno parte di quel che si diceva prima. Se vai a tentare di giocare nello stretto della tre quarti, se non hai pazienza, se perde troppi palloni, poi le corse per riconquistarla aumenterebbero.  La pazienza è caratteristica che dovremmo avere per non perdere troppi palloni sulla tre quarti».

Le griglie estive.

«Si prende atto di quello che è successo. Non ci ritenevamo inferiori a nessuno. Abbiamo ricominciato a parlare di squadra che doveva migliorare il risultato dell’anno precedente. La società è stata la prima a dover additare il percorso da fare per vestire la maglia del Napoli. Bisogna fare bene passo per passo senza andare ad essere distratti da quelli che sono i panorami. Poi però si inciampa e ci si rompe clavicola, anca e anche un po’ di testa».

Mario Rui, Di Lorenzo, Kim Kvara, Osimhen. Chi ti ha impressionato e migliorato.

«Migliorato e impressionato Rrahmani, Lobotka, Lozano e Politano fatto quello che dovevano fare, Zielinski sempre preciso, tecnico , di corsa, Elmas ha ritrovato la sua qualità e può dare suo contributo sempre».

Gollini.

«È un portiere molto forte e ha avuto momento di flessione. Da un titolarissimo lanciato per grandissimo squadre si è ritrovato in panchina, deve ritrovare la sua forza, la sua tranquillità, la sua forza e poi se ne trarrà beneficio tutti perché è veramente un portiere forte dal punto di vista fisico, tecnico».

«Faccio gli auguri di Mourinho. Ci sono rimasto un po’ male che non mi ha invitato. È uno di quelli che alza il livello del cacio nella sua globalità».

 

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