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Scaloni: «Siamo nati per soffrire, ma questa squadra reagisce a tutto»

Il ct dell’Argentina campione del mondo: «Con tutte le critiche ricevute, lasciate che la gente goda, è un momento storico»

Scaloni: «Siamo nati per soffrire, ma questa squadra reagisce a tutto»
Doha (Qatar) 18/12/2022 - finale Mondiali di calcio Qatar 2022 / Argentina-Francia / foto Imago/Image Sport nella foto: Lionel Sebastian Scaloni ONLY ITALY

Lionel Scaloni ha terminato la finale del Mondiale in Qatar in lacrime, in panchina, estasiato per la vittoria della sua Argentina. Dopo il match ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa. Le sue parole sono sul Clarin.

“Ancora non me ne rendo conto, ma è bello essere campione del mondo. Non può essere che abbiamo sofferto tanto. Siamo nati per soffrire, questa squadra reagisce a tutto. Sono orgoglioso, ma meno emozionato degli altri giorni perché sono sollevato. È tutto merito loro. È un gruppo incredibile. Tutti diventano più forti quando c’è fiducia. Ognuno ha il potere quando c’è fiducia. E’ tutto merito loro. Con tutte le critiche che abbiamo ricevuto finora, lasciate che la gente goda, per favore, questo è un momento storico. Speriamo che i ragazzi vogliano giocare in nazionale, vogliono essere campioni come questi giocatori”.

In lacrime anche Rodrigo De Paul.

“Amo tutti gli argentini, sono orgoglioso di essere nato lì”.

Poi si rivolge ai tifosi:

“Vi lasciamo in cima al mondo, speriamo che vi divertiate tanto quanto lo siamo noi. Ce l’abbiamo fatta, abbiamo sofferto molto… ma che bella sensazione. Siamo nati per soffrire, questo è ciò che ci turba, soffriremo per tutta la vita ma non lo dimenticherò più.. Siamo vincitori giusti perché per essere campioni devi battere il campione del mondo e noi li abbiamo battuti. È una gioia che non posso spiegare”.

E’ il Mondiale di Messi ma è anche il Mondiale di Scaloni. Se Messi è il leader tecnico e morale della squadra in campo, Scaloni è il leader di tutta la spedizione argentina. Ha cambiato quando era necessario, ha dato fiducia ai giocatori anche quando non brillavano, come Lautaro. La sua immagine in panchina tra le lacrime racchiude tutte le emozioni che il tecnico ha racchiuso dentro di sé durante tutto questo Mondiale. Alla fine riesce a rendersi conto dell’impresa compiuta e raggiunge in tribuna la famiglia, un tripudio di abbracci e lacrime che inevitabilmente richiamano alla memoria Diego Armando Maradona. Chissà cosa avrebbe provato il Diez. Questa sera è la sera di Scaloni, il commissario tecnico silenzioso, lavora a testa bassa, studia e porta la sua Argentina sul tetto del Mondo.

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