ilNapolista

Krol: «Da tempo aspettavo un Napoli così travolgente. Spalletti è l’allenatore giusto»

Al Secolo XIX: «Dicono che l’Olanda fa catenaccio, è un po’ vero, però essere organizzati ha i suoi lati positivi. Messi? Più difficile fermare Mbappé».

Krol: «Da tempo aspettavo un Napoli così travolgente. Spalletti è l’allenatore giusto»

Il Secolo XIX intervista Ruud Krol. Ha giocato due finali Mondiali, parla della sua Olanda, ancora in corsa, in Qatar. Domani sfiderà l’Argentina.

«Della mia Olanda ancora si parla. Non abbiamo alzato un trofeo, abbiamo lasciato un segno. Tutto quello che resta vale».

La chiamano Olanda alla tedesca, per lei che ha interpretato il calcio totale è un insulto? Krol risponde:

«Non faccio che sentire ‘facciamo catenaccio’, è un po’ vero, però essere organizzati ha i suoi lati positivi. In generale fino a qui il Mondiale l’ho trovato un po’ noioso, aspetto sfide in cui si gioca per vincere, mi è capitato solo a sprazzi in Spagna-Germania».

C’è un leader in questa Olanda?

«Dumfries, non è forse il genere di trascinatore che uno si aspetta ma si fa sentire, rispettare, detta i ritmi. All’Inter ha trovato la consapevolezza che gli mancava».

La sua Olanda è la migliore squadra che non ha mai vinto un Mondiale? Krol ne è convinto.

«Molto di più. E’ un sogno, uno stile di calcio. Le ere non si possono comparare mai, sono stato in un Ajax che ha inserito la velocità nel gioco, in un’Olanda da concerto rock e forse l’eco è stata un problema per molte Olande venute dopo. Non per questa: si muove in un altro modo e non deve fare meglio di noi, è se stessa. Vincere con una squadra giudicata brutta da tanti tifosi sarebbe una vera rivoluzione».

In Qatar si riparla di quanto e come i calciatori possono sostenere delle cause. Che cosa ne pensa?

«Devono essere liberi di parlare, di dire la loro, questa generazione ha voglia di farlo, ancora il sistema li condiziona troppo. Rispetto al Medio Oriente so di che cosa parlo, ho lavorato in Egitto, in Tunisia, in Marocco. Ho sempre espresso la mia opinione, anche a costo di spostarmi».

Su Van Gaal:

«Il suo valore aggiunto è l’esperienza che ha solo lui. E l’imprevedibilità, non parlo di tattica, ma di gestione».

Krol ha avuto di fronte Maradona, fermare Messi sarebbe più difficile?

«Fermare Mbappé sarebbe più difficile. Io non ho avuto problemi a contrastare Maradona, a giocare con Cruyff… il talento altrui non mi ha mai messo in imbarazzo».

Krol parla anche del Napoli.

«Sono già andato a vederlo, con l’Ajax, travolgenti. E ci tornerò. Da tempo aspettavo un Napoli così e Spalletti è l’allenatore giusto».

ilnapolista © riproduzione riservata