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«Il calcio ha sostituito il 14 luglio», Le Parisien spiega perché in Francia non si boicotta Qatar 2022

Christian Bromberger, professore e sociologo all’Università di Aix-Marsiglia: «Va detto che era già successo nel 78 e in Russia nel 2018»

«Il calcio ha sostituito il 14 luglio», Le Parisien spiega perché in Francia non si boicotta Qatar 2022
Al Wukair (Qatar) 22/11/2022 - Mondiali di calcio Qatar 2022 / Francia-Australia / foto Panoramic/Image Sport nella foto: esultanza gol Olivier Giroud ONLY ITALY

Le Parisien riflette sul perché in Francia non ha attecchito il boicottaggio al Mondiale in Qatar.

E riflette in ragione di una presa di coscienza: da un lato sia gli ascolti televisivi che le scommesse hanno riscontrato un buon impatto, grazie soprattutto al percorso fin qui fatto dalla nazionale francese, impegnata sabato sera nei quarti di finale contro l’Inghilterra.

Dall’altro lato però, rileva il quotidiano francese, prima dell’inizio della competizione, in un sondaggio i tifosi francesi si erano detti scontenti che il Mondiale si giocasse in un paese che nega i diritti civili e se ne infischia del cambiamento climatico.

Le Parisien si è affidato a Christian Bromberger, professore e sociologo all’Università di Aix-Marsiglia ed esperto delle rapporto calcio e società.

Il professore ha subito la risposta pronta: «La popolarità del calcio va oltre i problemi — reali — esistenti in Qatar. Ma lo abbiamo già visto in passato: malcontento ma nessun boicottaggio quattro anni fa durante i Mondiali organizzati in Russia. Nemmeno nel 1978 in Argentina (il paese era allora sotto una dittatura militare). Va ricordato che il Mondiale si svolge ogni quattro anni: è un evento molto atteso. Non molti vogliono perderselo».

Precisa Bromberger che non si tratta di girare lo sguardo altrove, piuttosto la considerazione che molti fanno riguarda la scelta a monte di disputare un torneo di queste proporzioni proprio in Qatar, e aggiunge: «Oggi è troppo tardi. Probabilmente, alcuni francesi stanno urlando contro il Qatar fuori… ma una volta a casa, le stesse persone guardano le partite. C’è sempre un contrasto tra il desiderio di boicottaggio e la realtà».

C’entra poi la Nazionale francese che sta andando molto bene. Infine, il tema calcio che è uno dei pochi a unificare la popolazione: «i Blues hanno sostituito il 14 luglio! -, e questo è un altro motivo per superare i problemi del paese ospitante».

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