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«Attenti alla “bomba Kvara”», i Carabinieri di Reggio Emilia lanciano l’allarme

Il marketing dei botti illegali è stato aggiornato. E il nuovo petardo mette in ansia la tranquilla provincia emiliana

«Attenti alla “bomba Kvara”», i Carabinieri di Reggio Emilia lanciano l’allarme

I Carabinieri di Reggio Emilia sono in ansia per la “bomba Kvara”, 500 grammi di puro miscuglio esplosivo illegale. Scrivono, i Carabinieri di Reggio Emilia, che “nonostante le varie ordinanze di divieto per l’utilizzo di petardi e fuochi d’artificio c’è chi scommette su questo nuovo prodotto, il terribile botto che prende spunto dal nuovo idolo della tifoseria azzurra, Khvicha Kvaratskhelia”.

Per i Carabinieri – sempre di Reggio Emilia – è una “usanza” che risale a decenni fa, e che vede nella “bomba di Maradona” l’esemplare più noto. Il botto capostipite, insomma, che è stato poi attualizzato per questioni marketing: arrivarono la bomba di Careca, quella di Zola, la “bomba Cavani” e la “bomba Higuain”.

“Altre bombe – prosegue il comunicato – erano anche “dedicate” a personaggi della politica o a eventi che avevano caratterizzato l’anno (come la “bomba Bin Laden”, divenuta nota dopo gli Attentati alle Torri Gemelle del 2001 e la bomba “Covid” ispirata alla pandemia).

I Carabinieri, a Reggio Emilia, stanno promuovendo una d’informazione rivolta in particolare ai più giovani: “Usa la testa non rovinarti la festa”. Anche quest’anno, assicura l’Arma, il campionario dei fuochi d’artificio è assortito, ma anche estremamente pericoloso. “La battaglia– precisano dal comando provinciale di Reggio Emilia – potrà essere vinta se si riuscirà a far comprendere, soprattutto ai giovani, che il problema è essenzialmente culturale. In questi casi, quasi sempre gli incidenti sono dovuti a disattenzione e non a fatalità”.

La “bomba Kvara” a Reggio Emilia è un “allarme”.

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