Tatarusanu si è operato agli occhi. «Ora percepirà prima i tiri da lontano»
La Gazzetta. Il portiere rossonero operato a Milano. «Conviveva con l'astigmatismo. Compensava con una messa a fuoco spontanea, strizzando gli occhi»

Mg Milano 03/11/2021 - Champions League / Milan-Porto / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Ciprian Tatarusanu
Tatarusanu si è operato agli occhi. Il portiere del Milan ha corretto l’astigmatismo di cui soffriva. Scrive la Gazzetta dello sport che è stato operato lunedì a Milano
dal dottor Angelo Appiotti con la tecnica “Femtolasik custom PSP” (studiata per gli sportivi professionisti).
«Ciprian ha scoperto del difetto visivo un anno fa — racconta Appiotti —, quando era venuto da me per accompagnare la moglie. Lo visitai e mi accorsi del problema: non utilizzava nessuna correzione, ma riusciva a convivere con l’astigmastismo tramite accomodazione. In poche parole, compensava con una messa a fuoco spontanea, strizzando gli occhi». Non succederà più, e soprattutto i benefici dell’intervento — concordato ovviamente con il Milan — incideranno nettamente sulle performance del romeno: «La percezione di un oggetto, ad esempio un tiro da lontano, arriverà molto più velocemente. Questo permetterà una risposta occhio/mano migliore e ridurrà l’incidenza degli infortuni, con risposte muscolari più rapide».
Altri sportivi hanno tratto beneficio da questa tecnica “personalizzata”: Kakà, Ambrosini, Abate e Borriello e, tra gli altri, gli sciatori Federica Brignone e Christof Innerhofer.
«Anticipare con la vista le irregolarità della neve a 150 chilometri orari ti permette di guadagnare centesimi di secondo, preziosissimi nello sci».
In un’intervista al Giornale, Tatarusanu ha detto:
«Non mi sono mai sentito un “secondo” portiere. Nella mia carriera ho fatto tante partite, ho accumulato tante esperienze e soprattutto mi sono sempre allenato al massimo per risultare pronto al momento giusto, quando il Milan ha avuto bisogno di me».
«Ho una fortuna: mi aiuta il fisico, non ho avuto infortuni e questo mi ha consentito di non saltare allenamenti. Poi mentalmente penso di essere molto forte, capace di concentrarmi sulla partita e sul lavoro da svolgere con i miei compagni. Per organizzare la difesa bisogna avere grande lucidità. In apparenza sembro uno tranquillo, non è così. Sono solo molto concentrato sul lavoro. E non sono nemmeno molto anziano, come dite voi in Italia».