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Scaloni, il ct alieno con le ore contate che lotta contro l’isteria argentina

El Mundo: si ispira alla calma di Ancelotti, si gioca la permanenza contro la Polonia ma continua a dire che “sono solo partite di calcio”

Scaloni, il ct alieno con le ore contate che lotta contro l’isteria argentina
Mi Roma 05/12/2011 - campionato di calcio serie A / Lazio-Novara / foto Marco Iorio/Image Sport nella foto:

“È difficile far capire alla gente che ogni giorno sorge il sole”. Al Mondiale c’è un alieno silenzioso. Si chiama Lionel Scaloni, e lotta contro l’isteria. Una lotta complicata, visto che allena l’Argentina di Messi “obbligata” a vincere per vari motivi il più evidente dei quali è, appunto, Messi.

Chissà se ha le ore contate, Scaloni. Perché contro la Polonia di Lewandowski si gioca la permanenza in Qatar. Ma intanto si fa in tempo a parlarne di questo “alieno”. Uno che dopo aver perso all’esordio con l’Arabia Saudita se ne è uscito così: “Non condivido la sensazione che tu ti stia giocando qualcosa di più di una partita di calcio. Cercheremo di rimediare”.

Scaloni – scrive El Mundo – “è un allenatore che non emana la mistica di César Luis Menotti e Carlos Bilardo, né fa nulla per sbarazzarsi di quell’immagine di allenatore ad interim – non si toglie nemmeno la tuta – per quanto sia stato lui a guidare l’Argentina nella Copa América vinta contro il Brasile al Maracanà”.

“In un’epoca in cui l’allenatore si è trasformato in una carriera di dottorato, un ex giocatore discreto e antiquato nei modi e nelle forme può raggiungere la vetta”, ha scritto il giornalista di ESPN Damián Didonato nel suo libro “L’albero genealogico del calcio argentino”.

Scaloni è un allenatore della vecchia scuola, anche se è il più giovane allenatore del Mondiale. “Il suo modo di parlare e di dirigere è lontano dai metodi quasi scientifici che usano oggi gli allenatori della sua età. Qualche anno fa si è identificato con Carlo Ancelotti per la sua semplicità, sia nell’impostazione delle sue squadre che nell’analisi del gioco. L’aspetto umano e l’aspetto emotivo sono stati due dei pilastri del suo successo. Come persona, il suo basso profilo e il suo modo di parlare cristallino gli hanno permesso di conquistare i tifosi”.

Scaloni dice di dormire quattro ore. In un’intervista al Clarín, ha detto: “Penso che dormire sia un po’ morire”.

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