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Napoli-Empoli 2-0, pagelle / L’Empoli è lo stesso, è cambiata la testa (e lo spogliatoio) del Napoli

Lo scorso anno la rimonta, la sceneggiata del ritiro, il capuzziello Ciro che guidò la rivolta popolare anti-Spalletti. Stasera Que viva Mexico

Napoli-Empoli 2-0, pagelle / L’Empoli è lo stesso, è cambiata la testa (e lo spogliatoio) del Napoli
Ci Napoli 08/11/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Empoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Hirving Lozano

Napoli-Empoli 2-0, pagelle a cura di Fabrizio d’Esposito

MERET. Finalmente Empoli non è più fatale, soprattutto per lui. In coppia con lo sciagurato Malcuit, meno di sette mesi fa, il povero Meret fu colpevole fautore dell’incredibile rimonta dei toscani. Stasera ozia, ma non del tutto: Bajrami arriva nell’area azzurra solo al 91’, dopo una palla persa da Zambo, e lui respinge – senza voto

DI LORENZO. Per i primi venti minuti e non solo, il Capitano e Na-Politano sono come Sherlock Holmes e il dottor Watson alla ricerca della soluzione vincente del mistero Empoli. È lì a destra che il Napule gioca in modo ossessivo, quasi ipnotico stasera – 7

OSTIGARD. Il Norvegese Volante diventa giallo per necessità. Per il resto vikingheggia guardingo – 6

KIM. È sempre il più diligente, il compagno di classe che non si distrae mai, che non ci concede mai una pausa: il segreto del Monaco Guerriero è la cura con cui fa le cose. Una cura in tutti i sensi: “Percorreremo assieme le vie che portano all’essenza” – 6,5

MARIO RUI. Nel primo tempo Marittiello vaga sovente senza cognizione: si fa superare due volte, al 25’ e al 40’, e fa cross svogliati, fuori misura. Nella ripresa si sceta e anche lì a sinistra si imita finalmente la destra – 6,5

ANGUISSA. L’Ovunquista fa quello che deve fare, ma il centro fino all’uno a zero è intasato dall’autobus zanettiano (che sarà pure intelligente, Zanetti, ma sempre l’autobus ha messo in campo). Al 52’ potrebbe segnare ma gli viene fuori un tiro destinato all’oblio e alla curva. Talvolta è leggero, come quando perde la citata pelota che fa involare Bajrami – 6,5

LOBOTKA. Fino al 70’ la partita è bloccata e Robotka è come uno scacchista attento che però non riesce a fare la mossa decisiva. Insomma, gestisce l’esistente in attesa di Godot, che poi è il solito Victor Victoria che inventa un rigore dal nulla – 6,5

DEMME dal 90’. Senza voto

NDOMBELE. Per la prima mezzora cerca di essere il più decisivo fra i tre centristi. Bravissimo al 7’ quando si libera di due toscani e serve Osimhen. Indi viene risucchiato dal caos statico della terra di mezzo – 6,5

ZIELINSKI dal 64’. Il due a zero poteva farlo già all’86’ ma è stata mera questione di minuti (due per la precisione): il suo sinistro ci libera dall’ansia potenziale dei minuti finali – 7

POLITANO. È il dottor Watson di Sherlock Di Lorenzo. In pratica gioca tanto ma si limita a fare l’assistente, il gregario che cerca di ragionare sulle intuizioni del compagno. Perdipiù, non vorrei sbagliarmi, non supera mai l’uomo – 6

LOZANO dal 64’. Il Bambolo Assassino è l’hombre del partido: sul penalty mostra gli zebedei al Macedone (del Nord), che voleva tirarlo, e va sul dischetto. Ci vuole coraggio, a quel minuto, il 69’, e in una partita del genere. Vicario quasi para ed è quel quasi a fare la differenza: è l’uno a zero che cambia tutto e fa riprendere colore in viso a tutti noi. Poi provoca il rosso di Luperto e infine serve a Piotr la pelota del due a zero definitivo. Que viva Mexico! – 7,5

OSIMHEN. Che cos’è il genio, diceva l’amato Rambaldo Melandri? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione. Al Napule serviva un episodio e lui lo ha creato, il rigore è inappuntabile ché il ginocchio empolitano incoccia il suo tendine d’Achille. E va benissimo così – 7,5

SIMEONE dal 90’. Simeone è quasi l’anagramma di Osimhen, manca solo un’altra “e” – senza voto

RASPADORI. Stavolta la missione impossibile di fare il vice-Kvara tocca a lui (ma lo Sciamano ha archiviato del tutto il quattro due tre uno?) e il povero Giacomino rimane imprigionato nella tela del non gioco toscano. Tuttavia poteva fare strike due volte (e non è poco in una partita del genere) e l’assist per il tiraccio di Zambo è il suo – 6,5

ELMAS dal 64’. Tra quelli che entrano è l’unico non decisivo ma ci prova eccome – 6

SPALLETTI. Empoli sette mesi fa. Appunto. È utile ricordarcelo per tanti motivi. La rimonta toscana e la sconfitta. L’ennesima sceneggiata del ritiro. E il capuzziello Ciro (lo stesso invocato a Dimaro dall’imbecillismo degli A16, presente già il Che Kvara) che una settimana dopo guida la rivolta popolare anti-Spalletti al grido di “il Napoli non era inferiore alle altre”. Che differenza oggi, eh? Stasera il Napule ha tanti meriti, oltre al destino benigno che fa pensare al fatidico anno buono. Meriti soprattutto di testa, di forza mentale: non si fa divorare dall’ansia, provoca gli episodi (il calcio è anche questo) approfittando dell’alto tasso di fallosità dell’Empoli, poi conserva e non distrugge. Non è poco. E Spalletti – 8

Arbitro PAIRETTO. Rigore ineccepibile, espulsione giustissima – 7

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