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Liverpool-Napoli 2-0, pagelle: Kim e Ostigard due corazzieri da Quirinale

Quella ad Anfield è una medaglia, non una macchia. Olivera una gioia per gli occhi. God save the King Lobo. Ndombele ci piace assai

Liverpool-Napoli 2-0, pagelle: Kim e Ostigard due corazzieri da Quirinale
Foto SSC Napoli

Le pagelle di Liverpool-Napoli 2-0 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

MERET. Povero Meret, Ilaria. Si prende due pappine fotocopie pur opponendosi con le mani e l’intero corpo alle offese finali dei Reds. La posizione sulla prima cabeza del Liverpool potrebbe essere materia di un seminario manicheo, tipo atlantisti e filoputiniani, e intitolato: “Tra la prodezza e la papera”. Possibile alibi: perché nessuno è andato in soccorso dell’amato pipelet? Ma sono quisquilie: stasera la sconfitta si festeggia, un altro evento insolito per noi. Tutto merito di questo Napule che ad Anfield fa notizia per la sua personalità, finalmente orfana della soggezione e delle paure degli ultimi lustri. Non è una novità, ma confermarlo in terra albionica significa davvero tanto – 6,5

Ottimo l’inizio, con un’ottima parata al 29esimo su Thiago Alcantara e un’altra su Salah (in fuorigioco), poi si mostra un po’ incerto, è vero, ma come i compagni in difesa. L’unico rimprovero: resta troppo dentro la porta, soprattutto in occasione del primo gol, forse con un passo più in fuori sarebbe andata meglio – 6

DI LORENZO. E’ una partita che rasenta un equilibrio quasi perfetto, il Napule controlla e non corre rischi e il Capitano si distende meno del solito. Dietro c’è Jones nella sua zona di competenza, ma l’inglese non fa danni – 6,5

Più il gioco va veloce, più Di Lorenzo sembra divertirsi. L’intesa con Politano è ad altissimi livelli – 6,5

OSTIGARD. Il beffardo epilogo originato da due angoli genera un paradosso, ché i Reds svettano solo in queste due occasioni. Per il resto il Norvegese Volante, il Monaco Guerriero e finanche l’uruguagio le prendono tutte di testa. Di suo, Ostigard, la prende anche nell’area avversaria ma il gelido dio del Var gli annulla un gol per un’anticchia in fuorigioco. Bravo anche con quella pedata salvifica sul velocipede egizio. A mio giudizio lui e Kim formano una coppia di corazzieri modello presidenziale del Quirinale – 7

La sua testa rasata è infallibile, come il piede a salvare la porta di Meret e la sua personalità. Non spreca mai una palla, riesce persino a segnare (il fuorigioco era roba di 1-2 millimetri, peccato), prega durante il check del Var. Uno dei migliori in campo – 8

KIM. I suoi inseguimenti vincenti sul citato egizio sono qualcosa di fenomenale e non aggiungo altro – 7

Sul primo gol si fa superare, gioca più rilassato del solito, ma si rende comunque protagonista – 6,5

OLIVERA. Il vero duellante di Salah è lui e se la cava molto bene, anche se al 42’ (unica notazione negativa) non rientra e sull’egizio deve andare il Capitano. In ogni caso, Olivera difende e offende con rassicurante continuità – 7

Lucidissimo e con un’incredibile forza fisica. Salah si ritrova davanti un cliente scomodissimo e noi un duello splendido. Difende su tutte le palle, tranne una, come dici tu, e aiuta a costruire le azioni di attacco. Anche lui il migliore in campo, una gioia per gli occhi – 8

ANGUISSA. E’ uno dei volti di questo Napule intrepido ad Anfield, nel senso che il suo portamento lì in mezzo, a testa alta e con lo sguardo dritto nel futuro, è garanzia di questa nuova mentalità rivoluzionaria per la città e per l’ambiente. Certo gli manca la stoccata in attacco, cui ci ha abituato in questa stagione, ma va bene così – 7

Gioca più sottotono del solito, o forse semplicemente non spinge come ci ha abituati, ma Anguissa resta sempre Anguissa – 6,5

LOBOTKA. Klopp tenta invano di tappare la fonte cristallina dell’impostazione azzurra ma Robotka zigzagheggia ad alta velocità usando contemporaneamente le sue celluline grigie. God save the King Lobo – 7

Lobotka è l’interruttore perennemente acceso di questo Napoli. Non c’è mai un minuto in cui si distragga o che sbagli decisione, nonostante gli altissimi ritmi di gioco – 8

ZIELINSKI dall’82’. Senza voto

Senza voto

NDOMBELE. Parte un paio di volte e ha un passo regale e potente, che ne vale tre di noi comuni mortali. Efficace in copertura e nell’interdizione, talvolta si perde nel dialogo con i compagni – 6,5

Cazzutissimo, in costante crescita, ma a volte viene travolto dalla sua stessa foga, o meglio, dal suo istinto. È l’istinto che lo muove, infatti: Ndombele non ha bisogno di ragionare, sono i suoi piedi ad andare in autonomia. Ha, insito, il senso del calcio: non lo governa, semplicemente gli appartiene. L’unica pecca: non vede Politano pronto in area – 6,5

RASPADORI dall’88’. Senza voto

Senza voto

POLITANO. Deve ripiegare tanto e forse questo spiega l’approssimazione delle sue giocate offensive – 6

Gioca un po’ molle e senza molte idee – 6

LOZANO dal 69’. Meglio di Na-Politano, certo, ma stasera non crea pericoli – 6

Non incide, sembra pure un po’ in affanno – 6

OSIMHEN. La sua cifra in questo giorno di Ognissanti è il sacrificio senza ricompensa. Perdipiù van Dijk lo smanaccia in modo impunito. In ogni caso Victor Victoria occupa uno spazio vitale che non fa mai stare tranquilli i Reds, generando tensioni e timori tra gli avversari. Anche questo fa parte della personalità della squadra – 6,5

Victor ha finalmente scoperto il senso di squadra e la moderazione. Si vede da come va ad accertarsi che Kvara stia bene quando sbatte sui cartelloni pubblicitari o da come discute con l’arbitro senza dare di matto. Van Dijk lo schiaffeggia ripetutamente e lui non perde il controllo. Lavora per il gruppo, una novità da elogiare – 7

SIMEONE dall’88’. Senza voto

Senza voto

KVARATSKHELIA. Là davanti, il Che Kvara è il solo che inventa e tira ma il colpo di prestigio non gli riesce – 6,5

L’unico gol del Napoli, anche se annullato, viene da un suo assist, tanto per cambiare. Aggancia palle come se avesse la colla sui piedi. Secondo me manca un rigore: su quella palla era in vantaggio, perché mai avrebbe dovuto buttarsi? – 6,5 

ELMAS dall’82’. Senza voto

Senza voto

SPALLETTI. Detto della matura consapevolezza che il Napule ha di sé, lo Sciamano va solamente applaudito per questo primo posto record nel girone A di Champions. Adesso comincia un’altra storia avvincente e quella ad Anfield è una medaglia, non una macchia che sporca il vestito nuovo della squadra. L’unica cosa che mi lascia perplesso, Ilaria, è il ripristino blasfemo della sostituzione del Che Kvara – 7,5

“Siamo una squadra forte”, ha detto, ed è esattamente questo il nodo. Finalmente perdiamo una partita di cui non ci poteva fregare più di tanto e la perdiamo pure per scambio, perché il risultato giusto sarebbe stato il pareggio. Il Napoli è immenso, Fabrizio e ancora non mi spiego come qualcuno possa nutrire dubbi in merito. Una squadra che gioca a memoria, si vede da come si muove la difesa a creare il fuorigioco per gli avversari: una linea perfetta, roba che se non la provi trecento volte in allenamento non può funzionare. Ha fatto bene a sostituire Kvara: ci serve come il pane, anche 5 minuti di riposo a partita sono tutto grasso che cola – 8

ARBITRO STIELER (GERMANIA). Stasera il vero arbitro è il Var – senza voto

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