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La Serie A dalla parte dei fischietti: voterà contro la decisione di avocare la giustizia arbitrale alla Figc  

Lo scrivono sia La Repubblica che il CorSport. I club del massimo campionato preferirebbero il coinvolgimento di un soggetto terzo, forse il Coni

La Serie A dalla parte dei fischietti: voterà contro la decisione di avocare la giustizia arbitrale alla Figc  
Db Milano 30/06/2022 - assemblea ordinaria Lega Calcio Serie A / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lorenzo Casini

La Figc ha convocato per oggi un Consiglio Federale in cui sarà discusso il caso di Rosario D’Onofrio, il procuratore capo dell’Aia arrestato la settimana scorsa per traffico internazionale di droga. Si voterà per avocare la giustizia arbitrale alla Figc. Secondo quanto scrivono La Repubblica e il Corriere dello Sport, la Lega Serie A voterà contro. I club del massimo campionato preferirebbero coinvolgere un soggetto terzo, forse il Coni, ma non rimettere tutto nelle mani della Federazione guidata da Gabriele Gravina. Al momento la Serie A è l’unica componente a favore degli arbitri.

La Repubblica scrive:

“Oggi la Federcalcio si muoverà per cancellare l’autonomia degli arbitri: in un Consiglio federale convocato appositamente, si voterà per avocare definitivamente la giustizia arbitrale alla Federcalcio. Ma la Serie A ha deciso che voterà contro: unica componente, dalla parte degli arbitri, oggi. L’Aia, nel frattempo, ha inviato in Federazione le carte sulle modalità di scelta del procuratore D’Onofrio. Carte che lo raccontano come un luminare della giustizia sportiva. Ma che non spiegano come fosse possibile ignorarne il passato criminoso. O quelle telefonate in cui tradiva, prima di tutti, la stessa giustizia sportiva”.

Il Corriere dello Sport:

“In CF molti aspetteranno di sentire, ascoltare le motivazioni, i provvedimenti da prendere. La Lega di A, ad esempio, non è contraria all’idea di modificare la giurisdizione domestica dell’AIA (la Figc vorrebbe commissariarla, prendendo sotto la sua ala sia Procura che Commissioni giudicanti, come succede in Uefa e Fifa), ma non accentrarla tutta in via Allegri, coinvolgendo un soggetto terzo (il Coni?)”.

 

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