Impressionante la velocità con cui si è affermato nel calcio europeo. Ha una stazza inusuale per il calcio asiatico. È al suo primo Mondiale
La Faz inserisce Kim tra i sette giocatori da tenere d’occhio al Mondiale. Con lui ci sono la stella qatarina Akram Afif, il ghanese di Bilbao Inaki Williams, l’iraniano Mehdi Taremi, il danese Eriksen, il brasiliano Dani Alves, il portiere australiano Andrew Redmayne.
Di Kim Min-jae il quotidiano tedesco scrive:
La nazionale tedesca non ha conosciuto il “mostro” quattro anni fa (in occasione della storica sconfitta: anche la Germania ha avuto la sua Corea, ndr). Lo shock che Joachim Löw subì nell’ultima partita del girone persa 2-0 contro la Corea del Sud è stato sufficiente anche senza Kim. Per la prima volta la Germania è stata eliminata così presto in un Mondiale. Kim Min-jae guardava la partita dal letto. Il difensore, soprannominato “il mostro” per la sua altezza di 1,89 metri e della sua velocità, soffriva di una lacerazione dell’attaccatura del perone. Adesso è ai suoi primi Mondiali e, insieme a Son Heung-min del Tottenham Hotspur, è la stella dei sudcoreani.
La Faz scrive che
è sbalorditiva la velocità con cui si è affermato Kim nel calcio europeo. Si è trasferito dalla Cina al Fenerbahçe Istanbul solo nell’estate del 2021. Lì ha subito impressionato grazia alla forza fisica atipica per un asiatico. Il Napoli non ha esitato e ha ingaggiato Kim che ama allenarsi in bicicletta e ha Sergio Ramos come riferimento.
Il quotidiano tedesco aggiunge che
Kim è un elemento fondamentale per il successo del Napoli. Quando nell’ultima partita prima della pausa dei Mondiali (contro l’Udinese, ndr) hanno subito un gol, è stato il suo primo grave errore con la maglia del Napoli. Poi si è scusato pubblicamente. Non era necessario, il coreano è entrato nel cuore dei napoletani. Tuttavia – aggiunge la Faz – non è chiaro per quanto tempo resterà in Italia. Il prossimo luglio entra in vigore la clausola rescissoria (50 milioni, ndr). Presumibilmente solo per 15 giorni. Gli interessati devono quindi fare in fretta. Proprio come il “mostro” in campo.