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Ibrahimovic su Capello: «Il primo giorno alla Juve l’ho salutato e non mi rispose. Ho aspettato 10 minuti»

Ai Globe Soccer Awards: ««Mi ha fatto grande, ma mi ha anche rotto…Ho imparato molto da lui, mi ha insegnato la disciplina»

Ibrahimovic su Capello: «Il primo giorno alla Juve l’ho salutato e non mi rispose. Ho aspettato 10 minuti»
Db Milano 32/01/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Zlatan Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic è stato premiato ai Globe Soccer Awards, ha ricevuto il premio alla carriera. L’attaccante del Milan ha rilasciato alcune dichiarazioni:

«Premio alla carriera… ma rilassatevi, la mia carriera non è ancora finita. Sono comunque molto onorato, la carriera di un giocatore non è individuale: senza la mia famiglia niente sarebbe stato possibile. E poi ringrazio i tifosi»

 

Quando c’è Ibra lo show è assicurato, infatti l’attaccante rossonero ha fatto sorridere e provocato, ricordando tanti aneddoti come il primo incontro con Fabio Capello

«Mi ha fatto grande, ma mi ha anche rotto… Quando sono arrivato alla Juve, il primo giorno ero entusiasta di essere finalmente in una grande squadra. Vedo Capello e lo saluto, ‘buongiorno Mister’. Lui sfogliava la Gazzetta dello Sport, e non alzò gli occhi e non mi rispose. E dopo 10 minuti ancora aspettavo… Ho imparato molto da lui, mi ha insegnato la disciplina»

A lui il premio alla carriera, una carriera lunga

«Ho avuto la chance di giocare con e contro i migliori giocatori al mondo. Nei migliori club. Ho fatto di tutto per tirare fuori il meglio di me. Qualcuno dice che avrei potuto fare di più, ma quello che fatto ho fatto. Da piccolo ero competitivo? Certo. Perché essere solo bravo, se puoi essere il migliore?»

Ma che non è ancora finita

«La passione è quella che ti manda avanti. Ho 41 anni, se non avessi passione non sopravvivrei. Tutto va veloce, io devo lavorare sempre duro, allenarmi, recuperare. Passione, passione, passione. Quando perdi la passione perdi la disciplina. Il mio vero ispiratore è Mohamed Alì, ma se dovessi scegliere un giocatore come modello direi Ronaldo il Fenomeno, perché mi ha fatto appassionare al calcio»

Il futuro sono i giovani per Zlatan 

«I giovani che diventano forti da subito sono appannaggio di alcuni team importanti che hanno più soldi da spendere. Ma alla fine gli investimenti fanno crescere tutti. I club che non hanno soldi devono lavorare diversamente, in modo più intelligente. Usare giocatori di esperienza per far crescere i giovani. Poi, chiaro, se sei il Psg metti in piedi un Dream Team»

Sul Mondiale

«Difficile non esserci in Qatar. Probabilmente guarderò tutte le partite. O forse guarderò me stesso allenarmi».

 

 

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