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Caterina Guzzanti: «Da ragazza mi vantavo di essere la sorella di Corrado e Sabina»

Al CorSera: «Una notte costrinsi Corrado a portarmi in un deposito dell’Atac per salire su un autobus. È stata una fuga d’amore meravigliosa».

Caterina Guzzanti: «Da ragazza mi vantavo di essere la sorella di Corrado e Sabina»

Il Corriere della Sera ha intervistato Caterina Guzzanti, tanto sfrontata sulla scena quanta timida, scrive il quotidiano, quando si parla della sua famiglia “più per timore di dire qualcosa che potrebbe dispiacere a suo fratello Corrado e a sua sorella Sabina che per l’incancellabile fatto di essere la piccola di casa”.

Ma dei fratelli concede due ricordi personali.

Con Corrado?: «Una sera lo costrinsi a uscire per farmi portare in un deposito dell’Atac ed entrare dentro un autobus parcheggiato. Io ero una bambina. È stata una fuga d’amore meravigliosa».

Con Sabina: «Quando avevo 7-8 anni veniva a prendermi la domenica mattina con la sua 126 e mi portava a Sacrofano per le prime passeggiate a cavallo. Diceva: chi dorme non piglia zoccoli!».

La Guzzanti racconta di suo figlio, Elio, un bambino curioso e loquace, come la mamma.

«Non sta mai zitto. Se ne esce con cose tipo: “Adoro il mio codice fiscale: c’è tutto di me”. O: “Il freddo fa per i pinguini, il caldo fa per noi, il tiepido per le salviette umide”».

Caterina Guzzanti ha cominciato la sua carriera con la sorella al Pippo Chennedy Show, «Mi prese un colpo, avevo 21 anni. Poi però mi sono lanciata».

Tanti i suoi personaggi a cui è molto legata da Orsetta Orsini Curva della Cisa a Vichi di CasaPound, «adesso avrei paura a rifarlo – spiega -, temerei proprio per le mie ossa… Anche allora, era il 2012, cercarono di dissuadermi, perché quelli di CasaPound non sono notoriamente autoironici».

Oggi è più difficile fare satira con il politicamente corretto?

«Diciamo che oggi è più difficile fare i personaggi politici perché sono ovunque, vanno in tutti i programmi. Solo Crozza resiste»

La notorietà dei familiari non è sempre semplice da vivere, ma non per Caterina «da ragazza ero molto orgogliosa, mi vantavo di essere la loro sorella».

Ed Elio ha lo stesso atteggiamento con lei?

«È un momento delicato per lui. Alcuni suoi compagni mi hanno chiesto l’autografo fuori dalla scuola: è assurdo e imbarazzante. Se qualcuno mi ferma per strada lui si appiccica a me. Da un lato sbuffa: “Che pizza la notorietà”. Dall’altro mi chiede: “Ma sono famoso anch’io?”. L’altro giorno era arrabbiato e mi ha scritto: “Sei la madre peggiore dell’universo, non so come fai a essere famosa”. Dieci minuti dopo su un altro pizzino: “Prima ho un po’ esagerato”».

Cosa le piacerebbe fare in futuro?

«Mi piacerebbe fare l’attrice per davvero. Finora ho fatto la brillante, la comica. Vorrei un ruolo drammatico, come Barbara Ronchi in Settembre, dove affronta la malattia, la tristezza di una famiglia infelice».

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