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Xavi: «Sono indignato dalle decisioni arbitrali. È un’ingiustizia. L’arbitro deve venire qui a spiegare»

In conferenza: «Prima ci spiegano che tocca di mani Ansu Fati ma ha segnato un altro compagno, poi l’altro episodio non si capisce cosa sia successo»

Xavi: «Sono indignato dalle decisioni arbitrali. È un’ingiustizia. L’arbitro deve venire qui a spiegare»
Db Barcellona (Spagna) 17/02/2022 - Europa League / Barcellona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Xavi

L’allenatore del Barcellona, Xavi, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro l’Inter a San Siro in Champions League. Di seguito il resoconto di Tuttomercato.com.

“Abbiamo cercato di giocare con una linea a tre, Alonso sarebbe dovuto passare in mezzo per l’uno contro uno. Abbiamo faticato nel ritmo, nella circolazione della palla e nell’ultima mezz’ora abbiamo giocato meglio, abbiamo trovato buoni riferimenti sulla fascia. Ci abbiamo provato, noi vogliamo attaccare e abbiamo pagato il primo tempo, ci è mancato un po’ di ritmo. Bisogna fare autocritica, al di là delle decisioni arbitrali“.

Come ha condizionato l’arbitraggio l’esito della partita?

Sono indignato. Prima ci spiegano che tocca di mani Ansu Fati ma ha segnato un altro compagno, poi l’altro episodio non si capisce cosa sia successo. È la mia opinione, avrei voluto parlare con l’arbitro, perché non ha fischiato. Al momento, io sono indignato, è un’ingiustizia e non ha senso. Ora ci mancano tre finali ancora, ci è successo già a Monaco di perdere e ripartiamo. Ma c’è indignazione”.

Per cosa sei indignato di più?

“In generale, è stata una grande ingiustizia. Non posso nascondermi e dire di non essere indignato, è un’ingiustizia grande. L’arbitro dovrebbe dare spiegazioni, invece se ne va e non succede niente. Deve venire qui e dare spiegazioni“.

Perché Piqué fuori?

“Perché pensavamo fosse meglio far partire chi ha giocato, lui è reduce da 90 minuti ed è uscito stanco dalla gara col Maiorca”.

È stata la vostra peggior partita della stagione?

“No, il secondo tempo abbiamo giocato bene. Il primo tempo non è stato all’altezza della Champions. Ne abbiamo parlato all’intervallo, serviva più ritmo nello scambio del pallone e credo che il secondo tempo sia stato positivo”.

Vi preoccupa il morale?

“Bisogna riflettere, la settimana prossima avremo l’Inter in casa e sarà una finale. Oggi abbiamo sbagliato, le prossime partite saranno vitali. Dobbiamo fare autocritica sul primo tempo”.

Si aspettava un Inter così chiusa dietro?

“Ci abbiamo provato in tutti i modi, da dentro, da fuori, due contro uno, su Robert. Era un 5-3-2 chiaro, noi cercavamo di cambiare fascia, avere pazienza: nel secondo tempo siamo stati migliori, nel primo non al nostro standard. L’Inter si è chiusa bene e ha gestito bene il risultato”.

I dati parlano di un dominio sul gioco e di pochi tiri in porta, quale sceglie?

“Ci è mancato il talento nell’ultimo passaggio. Abbiamo generato occasioni, siamo arrivati sul fondo, avremmo potuto provarci di più da fuori: forse poteva essere la giornata giusta, è un peccato. Ci abbiamo provato in tutti i modi senza riuscirci”.

La consola il livello di gioco nel secondo tempo?

“No, è un’altra sconfitta e me ne vado indignato. Al di là delle decisioni arbitrali dobbiamo fare autocritica e giocare sempre come nel secondo tempo”.

Continua a pensare che il Bayern è di un altro livello?

“Abbiamo tre finali davanti, una gara di Liga domenica, poi l’Inter che sarà una finale come il ritorno col Bayern. Giochiamo in casa due gare fondamentali e proveremo a vincerle”.

Si aspettava questa Inter?

“Sì, forse non così difensiva ma sapevamo che facevano transizioni, che facevano circolare velocemente la palla. Nel secondo tempo l’abbiamo capito meglio, loro hanno segnato fuori area ed è un peccato perché nel complesso penso che avremmo meritato il pareggio. Ma questo è il calcio”.

Crede che in alcuni episodi gli arbitri non parlino perché è difficile spiegare le decisioni che prendono?

“Non lo so, io credo che debbano parlare e che sarebbe importante, come facciamo noi e come fanno i giocatori. Le decisioni sono decisive, così come è successo oggi”.

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