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Il New York Times e la bolla delle figurine dei Mondiali in Argentina: è intervenuto il governo

Non ce ne sono abbastanza, i prezzi salgono alle stelle. È intervenuto il governo. La Panini costretta ad aumentare la produzione per soddisfare la domanda

Il New York Times e la bolla delle figurine dei Mondiali in Argentina: è intervenuto il governo
Mg Londra (Inghilterra) 01/06/2022 - Finalissima 2022 / Italia-Argentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Lionel Messi

Noi qui perdiamo tempo ad angustiarci per la crisi energetica e i rincari in bolletta, quando in Argentina hanno ben altro a cui pensare: sono finite le figurine Panini dei Mondiali!

Un’emergenza quasi sociale che – racconta il New York Times – ha portato il governo ad intervenire. “Due settimane fa, Matías Tombolini, il segretario al commercio del Paese, e un gruppo di altri funzionari governativi hanno riunito le parti interessate attorno a un grande tavolo da conferenza in un edificio per uffici del centro per una discussione solenne alla ricerca di possibili soluzioni”.

In Argentina si chiamano “figuritas”. E ogni quattro anni si scatena la mania. Ma, scrive il Nyt, “l’amato passatempo di riempire l’album dei Mondiali Panini è esploso come mai prima d’ora in Argentina. Una confluenza di questioni di domanda e offerta – ma anche una crisi dell’inflazione interna e un’ondata di aspettative che la squadra argentina possa contendersi il trofeo entro la fine dell’anno – ha reso le figurine della Coppa del Mondo più ambite che mai ed estremamente difficili da trovare”.

I prezzi di rivendita sono schizzati alle stelle: vanno regolarmente ad almeno il doppio del prezzo al dettaglio suggerito di 150 pesos (1 dollaro) a bustina e le contraffazioni si sono infiltrate nel mercato. Una singola figurina di Messi è stata venduta al dettaglio per 3.000 pesos (20 dollari). Una speciale figurina di Messi “leggenda gold” è stata quotata a 60.000 pesos (403 dollari) su un popolare mercato online argentino, un prezzo quasi equivalente allo stipendio mensile di un lavoratore con salario minimo.

Le cose sono andate così male che persino il governo nazionale, che sta combattendo un’inflazione alle stelle e una società sempre più scontenta, ha trovato il tempo per intervenire, prima di fare poi marcia indietro quando il suo sforzo è stato deriso come uno spreco di risorse.

“Il Mondiale è una cosa culturale. Diventa pazzesco per tutti”, ha detto Marcela Trotti, che ha accompagnato il figlio di 11 anni, Franco, a comprare figuritas per i suoi amici e un cugino, al termine di file infinite.

Panini Argentina, la filiale locale dell’azienda italiana che vende le figurine dei Mondiali dal 1970, ha affermato che non c’è carenza. “C’è solo una domanda molto più alta”, ha affermato la società in una nota. In risposta, ha aumentato la produzione.

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