ilNapolista

I rapporti di Juric con il Torino hanno toccato il fondo. A maggio sarà addio

Su La Stampa. Le sue parole dopo il derby hanno il sapore della resa. Ha beneficiato di un’indulgenza nei giudizi mai goduta dai suoi predecessori

I rapporti di Juric con il Torino hanno toccato il fondo. A maggio sarà addio
Mg Nizza (Francia) 30/07/2022 - amichevole / Nizza-Torino / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Ivan Juric

La Stampa scrive del Torino di Juric. L’allenatore granata ha smarrito la carica. I rapporti con il club di Cairo sono ormai rotti. A fine anno andrà via, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Le sue parole, dopo il derby, hanno il sapore della resa.

“Ci sono allenatori che, a partita appena finita, si divorano il microfono raccontando verità che, poco dopo, non racconterebbero. L’istinto, si dice. E, spesso, l’istinto ti porta ad andare oltre. «Non so come spingere il Toro più su, non ci riesco. Me lo chiedo da un po’…», così Ivan Juric nel suo post derby con i granata a terra e la Juve felice. Improvvisamente, ecco l’allarme rosso e una riflessione che disorienta, club, giocatori, tifosi. Davvero il tecnico del piccolo capolavoro a Verona non sa più come rendersi utile alla causa? Leggendo dentro le sue riflessioni, le ultime, qualche segnale lo aveva lanciato anche prima della sfida con i bianconeri. «A questo gruppo – disse prima dell’Empoli – servirebbe un’anima italiana, come conoscenze del calcio dove giochiamo…»”.

Il quotidiano torinese continua:

“Juric ha smarrito la carica e senza carica non si va da nessuna parte. Tecnico e club restano su posizioni distanti, inconciliabili: quando si tocca il fondo nei rapporti, ricucire è impossibile. E, allora? La strada appare segnata: a maggio l’addio, un anno prima di quanto prevede l’accordo in essere e come già accaduto, a Juric, nella sua avventura sulla panchina del Verona, lasciata dodici mesi prima della scadenza del contratto per ambizioni personali e non per contrasti con i vertici societari”.

Il mercato, però, non può essere un alibi per l’allenatore. L’involuzione tecnica della squadra è evidente. Tra l’altro, il club è stato finora molto indulgente con Juric, più di quanto abbia fatto con i suoi predecessori.

“Il tecnico croato gode di un’indulgenza nei giudizi assente per i suoi predecessori, per i quali il mercato non soddisfacente non è mai stato tirato in ballo”.

Giampaolo, ad esempio, dopo aver raccolto un punto nelle prime cinque partite fu messo sulla graticola e a gennaio fu mandato via.

“Juric sta per esaurire il credito dovuto alla prima stagione chiusa al decimo posto perché ha l’obbligo di invertire la rotta anche se alle porte, in campionato, ci sono 180’ delicatissimi contro Udinese in Friuli e Milan”.

ilnapolista © riproduzione riservata