Su La Stampa. La sua forza è che tutti si sentono protagonisti. Kim non fa rimpiangere il miglior Koulibaly. Il cross di Mario Rui è la giocata della domenica

Il Napoli comanda il campionato, seguita da Atalanta e Udinese. Gigi Garanzini, su La Stampa, commenta la vittoria della squadra di Spalletti sulla Cremonese, ieri in trasferta. Un’impresa che conferma lo spessore del Napoli, scrive.
“Ai sei gol di Amsterdam il Napoli ne ha aggiunti altri quattro a Cremona. L’impresa è la prima, certamente, per la nobiltà della ribalta e perché in vantaggio c’era andato l’Ajax. Ma quella di ieri dice, anzi conferma, lo spessore della squadra. Che se in Olanda si era progressivamente esaltata, a Cremona si era un po’ alla volta depressa a forza di occasioni sprecate. E aveva dato la sensazione, una volta raggiunta, di essere sul punto di smarrirsi come troppo spesso nel passato era accaduto. Invece, rigenerata anche dai cambi, ha servito in tavola una gran finale da vera squadra – per il momento – padrona”.
La forza del Napoli è che tutti si sentono una parte importante del progetto, anche chi parte dalla panchina.
“La forza del nuovo Napoli è che tutti si sentono protagonisti, anche quelli che stan fuori: e quando entrano sono capaci di dimostrarlo”.
Non a caso, tre dei quattro gol segnati vengono da Simeone, Lozano e Oliveira, subentrati in corsa. Poi ci sono le pedine chiave al servizio di Spalletti: Lobotka, Anguissa, Kim, Mario Rui.
“Dopodiché ci sono le pedine chiave, non difficili da individuare in ciascuno dei reparti: collaudate come Lobotka e Anguissa, oppure di fresco conio come Kim che riesce a non far rimpiangere il miglior Koulibaly, ed è tutto detto. Più un playmaker esterno in stato di grazia prolungato, nel Napoli e nella nazionale portoghese, come Mario Rui. Il lungo cross tagliato per Simeone è la giocata della domenica”.