A Dazn: «Chi è che non soffre l’attacco alla profondità di Osimhen? In Serie A non vedo squadre che non lo soffrano. Si sa, si cerca di limitarlo coi mezzi che si hanno».
L’allenatore del Sassuolo, Alessio Dionisi, commenta ai microfoni di Dazn la sconfitta contro il Napoli allo stadio Diego Armando Maradona.
Aveva detto che sono quasi ingiocabili…
«Non è facile parlare di una partita persa 4-0, dove hai creato tante occasioni. Ha vinto chi lo ha meritato, ma non abbiamo meritato di finire in dieci, c’è stato un diverso equilibrio di gialli. Volevamo finire in 11. Peccato, perché nel primo tempo abbiamo avuto occasioni, nel secondo siamo stati in partita avendo avuto noi le occasioni ma su un errore individuale abbiamo mandato Osimhen in gol. Giocare gli ultimi dieci minuti in 10 è un peccato, può condizionare anche la prossima».
Mancanza di cattiveria sotto porta?
«Non ci aspettavamo di creare subito tante occasioni, ma il Napoli è una squadra forte, ha vinto con merito, non l’abbiamo fatto noi per demerito nostro. Ma li abbiamo messi in difficoltà giocando, fermo restando che è finita 4-0».
Dionisi su Osimhen:
«Chi è che non soffre l’attacco alla profondità di Osimhen? Ha fatto gol così col Bologna, col liverpool ha preso palo, si sta parlando di un campione su quella dote. In Serie A non vedo squadre che non soffrano la sua profondità, sinceramente. Si sa, si cerca di limitarlo coi mezzi che si hanno».
Thorstvedt ha fatto una delle migliori partite da quando è in Italia.
«Ha fatto una buona partita, poi parlare dopo un 4-0 può sembrare strano parlare di buone prestazioni, ma più di un giocatore ha fatto una buona prestazione. Sapevamo che dall’altro lato c’era il Napoli, la squadra più forte con la palla in questo momento che ha una estrema facilità ad andare in gol».
Da questi 90 minuti, risultato a parte, cosa si porta a casa?
«Venire a Napoli e fare la partita non è da tutti, creare tre o quattro occasioni gol non è da tutti. Brucia perché hai perso 4-0 e hai finito in 10. Si poteva evitare, ma è andata così e quindi non scalfisce nulla di quello che stiamo facendo. Deve servire da lezione perché quando hai l’occasione devi fare gol. Il secondo gol su rimessa laterale è quello che mi fa arrabbiare di più. Abbiamo fatto una pressione sbagliata, avevamo già gettato il cappelo non accettando che si possa andare sotto col Napoli».