Damascelli: la Juventus è patetica, Arrivabene ha i buoni pasto

Al Giornale: “Allegri, il supermilionario intoccabile, ha impoverito tutti i suoi calciatori, da Vlahovic a Bonucci. Il club è lontano dal Milan”

arrivabene Juventus

Db Udine 22/08/2021 - campionato di calcio serie A / Udinese-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Maurizio Arrivabene-Pavel Nedved

La Juventus, la profonda crisi della Juventus. Ne scrive, al solito senza peli sulla lingua (o sulle dita), Tony Damascelli da sempre critico sia nei confronti del tecnico livornese sia della società che appare ormai da tempo allo sbando e incapace di ritrovare una linea di gestione societaria chiara e coerente. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Il Milan corre, la Juventus si ferma sul binario morto. È bastato poco ai campioni d’Italia per vincere una partita contro un avversario anche patetico, nello spirito ormai smarrito, nel gioco lento e macchiato da troppi errori, nella lettura miope di Allegri, il supermilionario intoccabile che ha impoverito tutti i suoi calciatori, Vlahovic in testa e Bonucci a fine corsa. Il risultato conferma il divario tra due squadre e due club che hanno intrapreso un percorso diverso, al di là dei comizi epistolari del presidente bianconero e con alcuni buffi risvolti sugli emolumenti dei dirigenti (tra i benefit risultano i ticket restaurant per Arrivabene, il quale nei 10 minuti finali ha abbandonato la tribuna, forse per utilizzare i tagliandi al bar di San Siro). Si va sul faceto, per evitare di infierire su una Juventus ormai alla deriva.

La sproporzione è sempre stata evidente

Queste le parole di Sconcerti oggi sul Corriere della Sera:

Sotto numero in mezzo al campo, con forti difficoltà a costruire gioco, la Juve dei due centravanti si è spenta rapidamente quasi mai entrando in partita. A Monza giocò male, a San Siro non ha giocato. Né ha saputo mettere agonismo. Una strana partita in cui si è preteso di giocare alla pari senza esserne palesemente all’altezza. La sproporzione è stata sempre evidente.

La cancellazione della Juve è avvenuta in modo ordinato, insistente, naturale. Il Milan ha giocatori che prescindono dal valore della squadra. Alla Juve non basta nemmeno un tentativo tardivo di organizzazione. E non sembra una situazione molto migliorabile.

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