La città non ne era consapevole, ma aveva voglia di cambiare pagina e respirare aria nuova. Ha riscoperto gioia e leggerezza nel rapporto con la squadra
Sembra un secolo, eppure la contestazione al Napoli e soprattutto al suo presidente, Aurelio De Laurentiis, risale soltanto a luglio, con i fischi a Dimaro, gli striscioni e tutto ciò che ben ricordiamo. Oggi l’atmosfera che si respira in città è completamente diversa, con 40mila tifosi che questo pomeriggio saranno al Maradona per spingere la squadra di Spalletti contro il Torino. E i nuovi acquisti arrivati in estate che sono diventati già degli idoli. Napoli, scrive il Corriere dello Sport, non lo sapeva, ma in realtà aveva voglia di cambiare. La città si è resa conto che rinnovare non è per forza sinonimo di ridimensionamento.
“Certamente i risultati aiutano, ma dopo tanto sbraitare Napoli si è resa conto che rinnovare non è sinonimo di ridimensionare. La città ha gradito la ventata di freschezza che hanno portato tanti volti nuovi”.
“La città non ne era consapevole, ma aveva voglia di cambiare pagina, di respirare aria nuova. Di immedesimarsi in volti allegri, non segnati da dolorose sconfitte. I tifosi sono stati travolti da questa sana genuinità. Meno impastata di retorica, e forse anche questo è piaciuto. In campo, questo Napoli gioca col sorriso e senza paura. Sempre pronto a reagire. Fuori dal campo, Napoli ha riscoperto la gioia e la leggerezza”.