“Perché il rendimento (e l’umore) di giocatori ora è migliore?”. “I senatori erano ormai saturi, non più disposti a concedere spazio e tempo ai colleghi”

“Non è mai troppo tardi per rigenerarsi, aprire le finestre per una ventata di aria fresca“.
Il Corriere della Sera dedica un pezzo alla trasformazione del Napoli dopo l’addio di alcuni senatori in estate.
“Il Napoli è libero di esprimersi: sfrontato ma consapevole. S’impone con la forza di un gruppo che non annovera al suo interno prime firme, segnano tutti e fin qui 10 giocatori diversi. Si aiutano tutti. Sorridono, tutti. Sotto il peso di una responsabilità che aumenta a ogni gara vinta”.
Il quotidiano insiste più volte sul concetto di aria fresca. Nel Napoli, oggi, si respira.
“Un profondo respiro: aria fresca”.
Gli addii di Insigne, Mertens, Koulibaly, Fabian Ruiz, Ghoulam e Ospina hanno consentito al club di risparmiare il 30% sul tetto ingaggi ma hanno anche aperto al rinnovamento della squadra.
“Nessun equivoco: erano e sono giocatori forti tecnicamente, esperti e di carisma. Prime firme che però in tanti anni hanno sì vinto tante partite, mai però raggiunto l’obiettivo. Calciatori ormai saturi dell’ambiente Napoli, senatori consapevoli e non più disposti a concedere spazio e tempo ai colleghi. Le dinamiche dello spogliatoio sono complesse: la prima firma fa fatica a non giocare, mette il muso quando è sostituito. Il giocatore forte (o comunque riconosciuto come tale) scende in campo con la convinzione che da solo può risolvere la partita. In linea teorica è anche vero, ma poi tutto dipende dal valore reale dei solisti”.
L’effetto della ventata fresca, con i successi che sta collezionando il Napoli, la voglia che mostra in campo, la facilità nel mettere in fila prestazioni di squadra, fa nascere degli interrogativi. Il Corriere della Sera li mette tutti in fila.
“Quanto il malumore di chi sapeva di andar via o sperava di andar via condizionava gli altri? Qual era l’atteggiamento in campo: vado e risolvo o aiuto i miei compagni? Quanta considerazione aveva un giovane nel cerchio magico dei «più forti»? Perché il rendimento (e l’umore) di giocatori come Politano o Mario Rui ora è migliore? I risultati: su 11 partite il Napoli ne ha vinte 9, non ha mai perso, ha segnato 31 gol e ne ha subiti soltanto 8. È primo nel suo girone di Champions ed è in testa anche in campionato, con 20 punti su 24. Ha vinto in modo netto, ma ha anche imbastito rimonte in campi difficili. È il Napoli che non subisce più (anche involontariamente) la legge del più forte. È un Napoli libero”.