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Spalletti prenda atto che ha un Napoli forte. Ci vuole coraggio a dire che i nuovi siano “meno” dei vecchi

Grandissima vittoria in rimonta 2-1 in casa della Lazio. Colpiti anche due pali e sfiorati almeno altri tre gol. Kim stratosferico, come Anguissa e Kvara

Spalletti prenda atto che ha un Napoli forte. Ci vuole coraggio a dire che i nuovi siano “meno” dei vecchi
Roma 03/09/2022 - campionato di calcio serie A / Lazio-Napoli / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Kim Min Jae

In fondo non sono tanto male i nuovi del Napoli, quelli che – per dirla alla Spalletti – sono arrivati quest’anno. Ieri in una conferenza stampa da dimenticare ha detto che avrebbe potuto fare lo schemino per ricordare chi se n’è andato e chi è venuto, sottintendendo (nemmeno tanto) un ridimensionamento. Stasera, dopo una vittoria convincente ed entusiasmante in rimonta in casa della Lazio, può dire che ha pronunciato quelle parole per scuotere la squadra. Noi non gli crederemmo ma andrebbe bene. Perché il carattere e la tecnica sono come il manzoniano coraggio: o ce l’ha o non ce l’hai. E questo Napoli ce l’ha. Una partita così raramente l’abbiamo vista. Stasera il Napoli ha saputo reagire a un inizio horror: gol subito dopo appena quattro minuti. E dopo venti minuti a guardarsi in faccia per capire cosa stesse accadendo, il Napoli è progressivamente diventato padrone del match.

Quel giro palla da torneo delle tartarughe è via via cresciuto. Progressivamente. Fino al tripudio di inizio secondo tempo quando il Napoli ha creato cinque palle gol in sei minuti. Riducendo la Lazio a squadra di categoria inferiore.

Ma la partita il Napoli l’aveva già raddrizzata nel primo tempo. E a segnare è stato Kim (uno dei nuovi) con un colpo di testa imperioso su corner. Il secondo gol del campionato. Il coreano ha giocato una partita semplicemente mostruosa. Migliore in campo forse pari merito con Anguissa. Noi crediamo mezzo voto in più per Kim.

Oggi (oggi storico) senza Anguissa il Napoli non avrebbe centrocampo che è di gran lunga il reparto più in sofferenza della squadra. E non solo stasera. È il reparto meno attrezzato. Stasera Lobotka ha fatto Lobotka e ahinoi Zielinski ha fatto Zielinski per tutto il primo tempo. Per poi svegliarsi nella ripresa.

L’altro grande protagonista è stato Kvara che è un grande giocatore altroché. Ha segnato il gol del 2-1, il terzo in campionato. Ha colpito un palo nel primo tempo. E sì se ne è divorati due nella ripresa. Ma succede.

A inizio ripresa il macello di cui abbiamo detto. E che vi riassumiamo in poche righe.

Fuga di Politano (bravissimo, subentrato a Lozano infortunato) che serve una palla d’oro a Kvara. Il georgiano solo davanti a Provedel stoppa male e perde il tempo.

Poi sfiora il gol con Zielinski di testa su splendido cross di Kvara che ubriaca la difesa laziale.

Poi palo di Osimhen ed è il 49esimo. È un assedio.

Al 51esimo Kvara si divora un altro gol. Zielinski è bravissimo in area, è caparbio, mette al centro forte ma sul piede di Kvara che tira un rigore in movimento: alto, anche se di poco.

Sarri corre ai ripari: fuori Luis Alberto e Zaccagni, dentro Pedro e Vecino. È il 53esimo. Ma la Lazio di fatto è stato in campo venti minuti nel primo tempo, dopodiché è stata travolta. Possono recriminar su un rigore per un gomito largo, che a noi non sembra rigore.

Al 62esimo il Napoli segna. Bellissima azione da respinta di calcio d’angolo. Anguissa trinagola con Politano, va sul fondo, mette dietro al centro e Kvara stavolta sfonda la rete. È il 62esimo.

Al 68esimo i cambi di Spalletti: escono Kvara e Zielinski per Raspadori ed Elmas. Cambi che a nostro avviso finiscono con lo sfilacciare e sbilanciare il Napoli, la Lazio riesce a essere pericolosa mentre prima era stata praticamente inoffensiva.

Ma a noi piace anche lo Spalletti spregiudicato. È anche e soprattutto merito suo questa serata. È il suo Napoli. Ci piace in ogni modo. Non ci piace piagnone e non ci piace quando parla come quei tifosi che lo accusano.

Da stasera non ci sono più dubbi. Il Napoli è forte è come tale va trattato. Innanzitutto dal proprio allenatore.

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