Al Corsera: Non esistono più il calcio brasiliano o francese. Guardiola oggi gioca in verticale contro avversari che giocano come lui faceva dieci anni fa
Sul Corriere della Sera Mario Sconcerti scrive della trasformazione del calcio.
Guardiola, allenando in Spagna, Germania, Inghilterra e facendo sempre le ferie in Italia, ha cambiato almeno due volte il suo modo di giocare. Infatti resta avanti a tutti, oggi gioca in verticale contro avversari che giocano come lui faceva dieci anni fa, diecimila partite fa. L’errore è stato nel rovesciare il concetto di calcio. L’allenatore bravo non è quello che inventa uno schema inaudito, ormai introvabile perché tutto il campo è già stato calpestato milioni di volte. È quello che adatta le proprie idee alle caratteristiche dei giocatori. Non c’è allenatore che possa farne a meno. Il guardiolismo ha reso piatto il mondo del calcio. Tutti oggi hanno una buona organizzazione di gioco perché rinunciano al rischio della visione. Per un torneo breve e intenso come un Mondiale è l’ideale. Se tutti giochiamo nello stesso modo, qualcuno perde, ma nessuno rischia davvero, tutto può sempre ricominciare.
Non esistono più il calcio brasiliano o francese, i migliori sono i Paesi che esportano e saranno i favoriti per la vittoria in Qatar giocatori nei posti guida dei vari campionati, cioè le nazioni che esportano.