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La Serie A vuole aprire una sede ad Abu Dhabi (costo 1 milione di euro), ma ci sono dubbi tra i club 

Su Milano Finanza. Alcuni presidenti preferirebbero una struttura più agile ed economica. Si pensa a soluzioni alternativa 

La Serie A vuole aprire una sede ad Abu Dhabi (costo 1 milione di euro), ma ci sono dubbi tra i club 
Db Milano 30/06/2022 - assemblea ordinaria Lega Calcio Serie A / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lorenzo Casini

La Serie A pensa all’apertura di una sede negli Emirati Arabi Uniti, scrive Milano Finanza, ma tra i club ci sono dei dubbi: alcuni presidenti preferirebbero una struttura più agile ed economica.

“La Serie A guarda al Medioriente. Dopo quello di New York, secondo quanto risulta a Milano Finanza, la Lega si appresta ad aprire un nuovo ufficio ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, con l’obiettivo di presidiare un mercato strategico. Ad Abu Dhabi, infatti, ha sede l’emittente che si è aggiudicata i diritti televisivi del massimo campionato italiano per i prossimi tre anni nell’area Mena. La capitale emiratina sarebbe inoltre il centro ideale per sviluppare i rapporti commerciali e di investimento con le altre monarchie del Golfo”.

L’iniziativa, secondo le indiscrezioni raccolte, sarà lanciata il prossimo 20 ottobre, ma i club non sono tutti d’accordo.

“Ferma restando l’esigenza di consolidare i rapporti con Abu Dhabi e gli altri attori dell’area Mena, alcuni presidenti preferirebbero una struttura più agile ed economica rispetto alla sede commerciale locale, che avrebbe un costo di circa un milione di euro. L’idea alternativa contemplerebbe in particolare l’inserimento della Serie A all’interno del Hub del Made in Italy negli Emirati Arabi, a cui starebbero lavorando Luiss, Confindustria e alcune istituzioni nazionali”.

Ciò consentirebbe di sfruttare la Serie A

“come strumento di soft power per agevolare lo sviluppo di relazioni commerciali e culturali tra Italia e Emirati Arabi rafforzando il ruolo del calcio. Garantirebbe poi una continuità delle relazioni con il governo di Abu Dhabi senza cambiare gli interlocutori”.

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