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Il Telegraph apre così: «I tifosi ubriachi in Qatar non finiranno in prigione, la polizia sarà tollerante»

«Gli organizzatori intendono allentare le rigide leggi del Qatar e trovare un punto di equilibrio tra il rispetto delle tradizioni religiose e l’accoglienza di oltre un milione di fan»

Il Telegraph apre così: «I tifosi ubriachi in Qatar non finiranno in prigione, la polizia sarà tollerante»
An Milano 15/02/2011 - tifosi Tottenham in Piazza del Duomo / foto Andrea Ninni/Image Sport nella foto: tifosi Inglesi Tottenham

«Gli appassionati di calcio ubriachi, alla Coppa del Mondo del Qatar, non verranno sbattuti in prigione». È la notizia di apertura dell’edizione online del Telegraph, che fa sapere che in Qatar, per mostrare flessibilità sulle infrazioni considerate minori, «è previsto l’allentamento di alcune leggi, tra cui quella sulla c.d. ubriachezza pubblica».

Il Telegraph prova a spiegare che lo Stato che ospiterà i Mondiali tra poco più di un mese sta cercando di trovare un punto di equilibrio tra il rispetto delle tradizioni religiose del Paese e l’accoglienza dell’esuberanza di milioni di fan di culture diverse, che necessitano, chiaramente, di una certa tolleranza.

Com’è noto, infatti, in Qatar l’omosessualità è illegale, così come il sesso fuori dal matrimonio. E la libertà di espressione è limitata. Sono temi che nei mesi scorsi hanno agitato l’opinione pubblica e non solo. Ebbene, anche la c.d. «ubriachezza pubblica»(public drunkenness) è considerata un reato, un reato per cui si può incorrere in una pena detentiva di sei mesi. Non sono tollerati nemmeno certi modi di vestirsi e alcune manifestazioni affettive in pubblico. In Qatar, poi, non sono affatto indulgenti per i reati legati alla droga, la cui importazione è punita addirittura con la pena di morte.

«Tuttavia – così scrive il Telegraph – gli organizzatori intendono allentare le rigide leggi del Qatar che limitano la vendita di alcolici e sarà consentito, ad esempio, servire birra vicino agli stadi poche ore prima dell’inizio delle partite. Normalmente, in Qatar, l’alcol è disponibile (per i cittadini che abbiano compiuto 21 anni) solo in una manciata di locali con licenza speciale. La birra sarà invece disponibile negli stadi da tre ore prima e un’ora dopo il calcio d’inizio, ma non durante la partita stessa. Informalmente, è stato anche chiesto alla polizia di essere flessibile nell’applicare alcune leggi: i reati minori non comporteranno una multa o un arresto. Alla polizia sarà chiesto semplicemente di esortare la gente a mantenere un certo contegno».

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