Gravina: «Senza aiuti del Governo, chiuderemo Coverciano. Arrivano bollette di 79mila euro»
L'allarme al Messaggero. Il calcio chiede di essere incluso tra le imprese che beneficeranno delle misure anti-crisi: «il calcio non è solo quello dei ricchi»

Mg Londra (Inghilterra) 01/06/2022 - Finalissima 2022 / Italia-Argentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina
Il Messaggero intervista il presidente della Figc Gabriele Gravina che chiede per il calcio aiuti per fronteggiare gli aumenti energetici.
«È peggio della pandemia, perché allora con i protocolli siamo ripartiti, stavolta questo tsunami ci trova già a terra e non abbiamo contromisure, ci mancano i soldi. Così il calcio non si rialza più».
Il settore sta vivendo una crisi importante. La Figc chiede che l’associazionismo sportivo venga incluso dal governo tra le imprese che beneficeranno delle misure anti- crisi in approvazione nel prossimo consiglio dei ministri in programma dopodomani.
Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio: cosa vi aspettare dal governo?
«Chiediamo, anzi pretendiamo pari dignità con tutti gli altri settori. Dalla Serie A alle giovanili. In questi giorni ci siamo mossi, sappiamo che sarà riconosciute alle imprese come credito d’imposta una percentuale delle spese energetiche dei prossimi tre mesi. Ci saremo anche noi nella lista, mi auguro».
Parla di Coverciano.
«Le dico solo che a Coverciano, la casa delle Nazionali, a maggio è arrivata una bolletta elettrica di 26mila euro, a giugno di 45, a luglio di 79. E deve ancora arrivare il gas. Voi capite che con quello che rischiamo di rimetterci ogni mese, non ci conviene restare aperti. Cosa faccio, chiuso e mandoa casa le persone che ci lavorano?».