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Galliani: «Il Monza non parla degli arbitri, sono certo che Monza-Juve non risentirà del caso Candreva»

In conferenza: «Stroppa mi ha chiesto: perché mi esonerate? Il calcio è questo: se non arrivano i risultati si può esonerare un tecnico. Inutile fare discorsi etici»

Galliani: «Il Monza non parla degli arbitri, sono certo che Monza-Juve non risentirà del caso Candreva»
Db Monza 23/10/2021 - campionato di calcio serie B / Monza-Cittadella / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Adriano Galliani

L’amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani, ha presentato in conferenza stampa il nuovo allenatore, Palladino.

“Volevo dare un abbraccio a Stroppa, ci ha portato in Serie A ed è un risultato che ci rende orgogliosi, pensare di giocare domenica contro la Juventus è un qualcosa di strepitoso. Stroppa mi ha chiesto: perché mi esonerate? Il calcio è questo, quando non arrivano i risultati il gioco prevede che si possa esonerare un tecnico. Inutile fare discorsi etici: il Monza è ultimo in classifica e ha deciso di cambiare la guida tecnica. Abbiamo scelto Raffaele Palladino e non è un traghettore. È l’allenatore del futuro, il perché è molto semplice, ha cominciato molto bene il suo percorso”.

Il Monza punta ancora al decimo posto?

“Le squadre di Berlusconi o del sottoscritto fanno più notizia, ma le neopromosse cambiano tanto. È evidente che uno debba entrare in maniera pesante sul mercato quando vieni promosso in serie A. Sono arrivati 16 giocatori, dobbiamo fare uno sforzo per mantenere l’agognata categoria. L’importante è che non sia il diciottesimo, il diciannovesimo o il ventesimo posto”.

Si è incrinato il rapporto con Stroppa?

“C’è stata una diversità di rendimento nel secondo tempo. Non abbiamo fatto niente di nuovo del calcio, lo dico con l’affetto che mi lega a Giovanni Stroppa. Lo ringrazio per la promozione, ma abbiamo ritenuto di cambiare la guida tecnica”.

È la scelta più coraggiosa della sua gestione?

“Venendo qua mi ha chiamato Sacchi: ho letto di scelta coraggiosa, ma lo avete fatto anche con me. Abbiamo portato al Milan un allenatore che non era stato un grande giocatore e che non aveva mai allenato in serie A. La paragonerei molto alla scelta di Sacchi”.

Le polemiche di Juve-Salernitana possono influenzare il match di domenica?

“Nel vecchio calcio si diceva che dopo un torto ti facevano un favore. Non ci credevo in quel momento, figuriamoci ora. Il Var ha ridotto di parecchio gli errori, la tecnologia va utilizzata, lo fanno tutti gli sport. Il Monza non dice nulla sugli arbitri, non mi voglio unire al coro di chi protesta: Monza-Juventus non risentirà minimamente del fatto che Candreva abbia tenuto in gioco o meno Bonucci”.

C’è un parallelo col Cagliari del 2008-09. Ne ha parlato con Allegri?

“Con Allegri sono rimasto in grandissimi rapporti, quando andavo a Cagliari gli dicevo che aveva il physique du role per fare l’allenatore del Milan. Per quattro autunni e tre primavere ha sempre ottenuto grandi risultati, nel calcio poi si vince e si perde. Comunque la società vuole mantenere la categoria, crediamo che Palladino possa far bene, la fiducia è a lunga termine. Gli ho chiesto se volesse partire subito con la Juventus o aspettare la sosta: ha deciso di partire subito”.

 

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