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Bonucci: «Se avverto ingratitudine nei miei confronti? È così da sempre, ho vissuto momenti peggiori»

In conferenza: «Chi fischia un giocatore della Nazionale è una persona senza cervello. Dobbiamo crescere dal punto di vista culturale»

Bonucci: «Se avverto ingratitudine nei miei confronti? È così da sempre, ho vissuto momenti peggiori»
Mg Londra (Inghilterra) 11/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Inghilterra / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Leonardo Bonucci

Il capitano dell’Italia e della Juventus, Leonardo Bonucci, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Italia-Inghilterra. Di seguito alcuni estratti da Tuttomercatoweb.com.

La Nazionale ti sta aiutando a scrollarti di dosso le scorie juventine?

Quando vengo in Nazionale mi rigenero ma non solo stavolta, è così da 12 anni a questa parte. Qui si respira aria fresca, si sta insieme a un gruppo per 10 giorni di fila. Al Mondiale del 2026 non ci penso, non è il mio obiettivo, il mio obiettivo e star bene e aiutare la Nazionale finché potrò e lo vorrà il mister”.

In Nazionale ti senti più leader rispetto alla Juventus?

“Io mi sento me stesso, sempre. Nel bene e nel male, tutto ciò che ho fatto nella carriera l’ho fatto essendo me stesso. Che sia la Juve o la Nazionale, io mi comporto come credo sia giusto. L’importante è che io la mattina mi possa guardare allo specchio ed essere consapevole di aver dato tutto me stesso per me e per la squadra”.

Senti un po’ di ingratitudine nei tuoi confronti?

Se fossero stati gli ultimi tempi mi sarei sorpreso… Ma è tutta la carriera così, non mi spaventa nulla. Ho vissuto nella vita momenti peggiori, non mi spaventa ormai più nulla”.

Cosa ti aspetti da domani? Pensi possano esserci fischi?

“Chi fischia un giocatore della Nazionale italiana per me è una persona senza cervello, in quel momento il giocatore rappresenta tutta la Nazione e anche chi sta fischiando… Non vedo perché debba essere fischiato Donnarumma che ha solo fatto una scelta, non è stato il primo a essere fischiato e non sarà l’ultimo. Dobbiamo crescere dal punto di vista culturale, domani ci aspettiamo un San Siro carico”.

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