Galliani: «Prima di noi al Monza lo stadio era inagibile e c’era la carcassa di un’auto al centro sportivo»
Intervista al Giornale: «la tribuna est dello stadio risultava chiusa dal 2001, sabato riaprirà. Il Monza italiano? È una filosofia aziendale di Berlusconi»

Db Milano 18/06/2022 - play off Legabasket serie A / AX Armani Exchange Olimpia Milano-Segafredo Virtus Bologna / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Adriano Galliani
Il Giornale intervista Adriano Galliani. L’intervista è di Franco Ordine.
«Le indico due date per capire al volo: nel 2017 il Monza era in serie D, nel 2020 in Lega pro, adesso in serie A. Non solo. All’atto dell’acquisto di Fininvest del club, il 28 settembre 2018, la tribuna est dello stadio risultava chiusa dal 2001, lo stadio dichiarato inagibile, il centro sportivo addirittura abbandonato. Pensi: tra i cespugli incolti di Monzello trovammo anche la carcassa di un’auto. Sabato 13 agosto per il debutto riapre anche la tribuna est. Il segreto? Il primo è molto semplice: le risorse dell’azionista aggiunto alla passione di un matto come me!».
Nel frattempo sta allestendo l’italMonza: una combinazione o una scelta motivata?
«È una filosofia che discende direttamente dal presidente Berlusconi e fu inseguita anche ai tempi del primo Milan, con la trattativa per Vialli come esempio. Poi c’è l’aspetto romantico. Uno dei primi ad arrivare è stato Pessina, nato calcisticamente nel Monza e diventato il nuovo capitano».
«Abbiamo studiato con attenzione il calendario. Noi avremo, al netto dei raduni azzurri, 2,5 mesi in cui giocheremo 15 partite di campionato, i club impegnati in coppa ne giocheranno 21 addirittura nello stesso periodo. La scelta è stata questa: pochissimi stranieri, e tra questi coloro i quali hanno già giocato nel campionato italiano conoscendone le caratteristiche, mi riferisco a Marlon col Sassuolo e a Marì con l’Udinese, e poi tutti giocatori italiani».