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Una star del basket in cambio del “mercante di morte”: per Brittney Griner tornerà in Russia uno dei peggiori criminali del mondo

Il misterioso Viktor Bout, il trafficante d’armi dei più cruenti conflitti degli ultimi anni. Ha venduto armi a tutti i nemici dell’Occidente

Una star del basket in cambio del “mercante di morte”: per Brittney Griner tornerà in Russia uno dei peggiori criminali del mondo

Dice il Segretario di Stato americano Antony Blinken, che la Casa Bianca ha avanzato una “sostanziale offerta” per riportare nel Paese due americani detenuti in Russia: uno di loro sarebbe Brittney Griner, la giocatrice di basket sotto processo a Mosca per possesso di stupefacenti. In cambio la Russia otterrà il rilascio di Viktor Bout.

Ora, tutti sanno chi è Brittney Griner: è la LeBron del basket femminile, una superstar del basket femminile, che mesi fa stava entrando in Russia con della cannabis nel suo bagaglio. Nessuno sa chi è davvero Viktor Bout.

Viktor Bout, detto il “mercante di morte”. Si presume che sia nato il 13 gennaio 1967, ma non è sicuro. A Dushanbe, l’attuale capitale del Tagikistan. Ci sono più certezze, su questo. Ma pare che si possa chiamare anche Victor Anatoliyevich Bout, Viktor Bulakin, Viktor Butt, Victor But e Vadim Markovich Aminov. Ha un sacco di passaporti. Per anni è stato il più grande trafficante d’armi del mondo, e sta scontando una pena detentiva di 25 anni negli Stati Uniti.

Bout è stato arrestato nel 2008 in un’operazione guidata da agenti antidroga statunitensi in Thailandia. Per dargli la caccia, si sono spacciati per membri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia, le FARC. E’ stato estradato nel 2010 dopo un lungo processo giudiziario. “È stato il nemico numero uno del commercio internazionale di armi per molti anni, alimentando alcuni dei conflitti più violenti del mondo”, ha detto il procuratore federale a Manhattan quando Bout è stato condannato a New York, nel 2012. Il suo dossier include contatti con al-Qaeda, Hezbollah, Muammar Gheddafi, e tutti i migliori nemici dell’Occidente su piazza. Ora occupa una cella nella prigione di Marion, nell’Illinois.

La carriera di Bout inizia negli anni 90, sfruttando le opportunità offerte dal crollo dell’Unione Sovietica. E’ accusato di aver allestito una flotta di aerei cargo per il traffico di armi destinati ad alcuni dei conflitti bellici più sanguinosi e lunghi degli ultimi decenni, in Liberia, Sierra Leone, Repubblica Democratica del Congo e Afghanistan, armando gruppi armati in Colombia e Filippine, in Mozambico e in Angola. Prima di dedicarsi al traffico di armi, Bout si è diplomato all’Istituto militare di lingue straniere, una nota scuola superiore per l’intelligence militare russa. Parla sette lingue: russo, inglese, francese, portoghese, arabo, persiano e persino esperanto. Ha lavorato per il KGB e ha servito come ufficiale nell’esercito russo, con un grado variabile tra maggiore, tenente e tenente colonnello. Nel 1991 lascia e comincia la sua attività di trasporto aereo utilizzando aerei abbandonati. Al culmine della sua impresa era in grado di impiegare circa 300 persone e lavorare con circa 50 aerei.

Griner potrebbe essere scambiata per uno così.

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