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Ordine: il rinnovo di Maldini è una soluzione di compromesso per evitare lo strappo e la figuraccia

La proprietà ha considerato irricevibili le richieste del dirigente, ma era impossibile arrivare al ritiro senza di lui. Vicenda grottesca in cui sono tutti colpevoli

Ordine: il rinnovo di Maldini è una soluzione di compromesso per evitare lo strappo e la figuraccia
Db Milano 03/12/2020 - Europa League / Milan-Celtic / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paolo Maldini

Il rinnovo di Maldini con il Milan è frutto di un compromesso: la proprietà ha solo voluto evitare uno strappo che sarebbe stata una figuraccia. Lo scrive Franco Ordine su Il Giornale. Si è ufficialmente chiusa così “la più grottesca delle parentesi che ha scandito il mese orribile di giugno vissuto dal Milan nella sua lunga e gloriosa storia”. Sotto pelle resteranno le “cicatrici di questa orribile telenovela col braccio di ferro tra le due anime del club”.

“Pur se, le formalità amministrative completate nella notte, è scontato il comunicato con l’annuncio solenne delle rispettive firme sulla bozza definitiva rimbalzata ieri tra i due studi legali, non sarà semplice recuperare la cifra operativa di un club coeso, capace di puntare al medesimo obiettivo come avvenuto per due anni di fila perché i rapporti personali, deteriorati dall’intervista di Maldini e dal successivo braccio di ferro con Elliott per la richiesta di maggiori poteri presentata dall’ex capitano, lasceranno il segno. Probabilmente finiranno con il condizionare anche le prossime scelte sul mercato qualora Maldini e Massara dovessero pagare in qualche modo il ritardo operativo accumulato a giugno. Intendiamoci su questo punto a futura memoria: qualunque siano gli esiti di questo giugno “vietnamita”, nessuno godrà di giustificazione alcuna perché tutti i protagonisti avranno sulle spalle la rispettiva quota di colpe. L’accordo contrattuale tormentato del quale si discute da un mese può essere virtualmente considerato il risultato finale di un compromesso inevitabile tra le pesanti richieste di Maldini stesso da un lato, giudicate irricevibili dalla proprietà, e la buona volontà mostrata alla fine del braccio di ferro silenzioso da Elliott-Cardinale al fine dichiarato di evitare lo strappo oltre che la figuraccia di giungere lunedì prossimo 4 luglio, inizio solenne del raduno da campioni d’Italia, senza la presenza di Maldini e Massara al tavolo con Pioli e Gazidis”.

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