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Il Foglio Sportivo: Dybala sembra una pizza di Briatore, un’attrazione di lusso

La Joya passa le giornate fissando lo smartphone come gli adolescenti negli spot delle compagnie telefoniche anni Novanta. Perché non considera una scelta «alla Baggio»?

Il Foglio Sportivo: Dybala sembra una pizza di Briatore, un’attrazione di lusso
Torino 02/11/2021 - Champions League / Juventus-Zenit / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Paulo Dybala

Cos’è che in due anni ha trasformato Dybala in una specie di pizza di Briatore, attrazione di lusso che passa le giornate fissando lo smartphone come gli adolescenti negli spot delle compagnie telefoniche anni Novanta?

È la domanda che si pone l’edizione odierna del Foglio Sportivo, a firma Giuseppe Pastore. Nel 2020 venne eletto Mvp della Serie A, oggi è il simbolo del superfluo, non necessario, forse nemmeno consigliato. C’è l’Inter? Boh, sì, forse, ma comunque – sostiene il Foglio – non prima della cessione di almeno uno tra Dzeko, Sanchez e Correa. Che non pare proprio dietro l’angolo.

Il problema è tattico?

…le sue doti fisiche lo rendono imperfetto sia come seconda punta al galoppo accanto a Lukaku sia come trequartista centrale del Milan (là dove Pioli ha alzato lo scudetto con il bullonato Krunic). Beghe che una volta riguardavano gli irregolari, gli incompiuti, non il numero 10 della Juventus.

O, forse, il punto è che «certe giocate stanno scadendo», che non viene ritenuto affidabile. Non lo ha ritenuto affidabile neanche la Juventus, d’altronde. E il «calcio che conta» lo ignora, dal Real al Psg passando per la Premier.

(…) l’ultimo gol su punizione, per esempio, risale a prima del Covid (Juventus Brescia del 16 febbraio 2020). E l’Inter ci ha messo mezzo minuto a cogliere l’attimo, parcheggiare nel ripostiglio il fioretto di Paulo e rilucidare la katana di Lukaku, che al netto dei 64 gol in due stagioni e delle qualità fuori scala per la Serie A si porta dietro l’aggettivo che fa tutta la differenza del mondo: affidabile. In carriera Dybala ha segnato appena 5 gol nei turni a eliminazione diretta di Champions, l’ultimo dei quali nel 2018: tra marzo e maggio Benzema ne ha timbrati il doppio. E il suo status attuale su Transfermarkt suona più feroce di qualsiasi critica a mezzo stampa: svincolato.

Probabilmente, continua il Foglio, «Dybala ha pagato l’illusione amplificata dai rintocchi della campana dorata i cui è stato prigioniero, che gli ha fatto credere di essere da Pallone d’oro». Ma il miglior piazzamento è stato il 15esimo posto, nell’anno della doppietta al Barcellona. La soluzione? Per il Foglio magari una scelta «alla Baggio».

Tanti anni fa, in una Serie A molto più esigente, giocava un fuoriclasse lieve, geniale e problematico che per due volte ebbe il coraggio di scendere di categoria per ritrovar sé stesso, come Lucio Battisti nella brughiera di mattina: si chiamava Roberto Baggio, a Bologna giocò la miglior stagione della vita e a Brescia ci regalò uno dei tramonti più struggenti che si ricordino. Dybala potrebbe considerare l’idea della sterzata spettacolare, dimezzandosi lo stipendio e andando al Napoli, alla Roma, alla Fiorentina o addirittura al Monza; ma non lo farà. È anche da questi particolari che si nota un certo appannamento nella fantasia. Perciò c’è l’Inter che lo aspetta, senza fretta, chissà dove chissà quando.

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