Tebas: «Il Barcellona non può permettersi Lewandowski». E Laporta va su tutte le furie

I dubbi della Liga sul bilancio del Barça. Il presidente blaugrana: "Tebas lede i nostri interessi per incontinenza verbale e desiderio di apparire". L'attaccante è preoccupato

Tebas Pirateria

2021 archivio Image Sport / Calcio / Javier Tebas / foto Imago/Image Sport

Tebas contro il Barcellona, e viceversa. Con Lewandowski in mezzo, che nel frattempo ha già dichiarato al mondo il suo addio al Bayern (parlando come un ostaggio) e che il suo unico obiettivo è finire in blaugrana. Peccato che per il Presidente della Liga l’operazione non è finanziariamente sostenibile: “Il Barcellona non se lo può permettere”, ha detto Tebas. Laporta è andato su tutte le furie.

Il Mundo Deportivo ricostruisce il retroscena dello “scazzo”. Le parole con cui il presidente della Liga ha messo in dubbio la capacità del Barça di ingaggiare Lewandowski hanno sollevato dubbi nel nazionale polacco e nel suo agente, Pini Zahavi, al punto che il procuratore ha chiamato Laporta per chiederne conto. Tutto questo, mentre era in corso una riunione del consiglio di amministrazione a La Jonquera.

“Quella mattina, durante la riunione, Javier Tebas è intervenuto a un evento organizzato da Europa Press. Alla domanda sulla situazione del Barcellona e se poteva ingaggiare Lewandowski, Tebas ha risposto: “Il Barça, oggi, non può ingaggiarlo. Il Barcellona sa cosa deve fare. Conosce perfettamente le nostre regole di controllo economico e la sua situazione finanziaria. Le regole esistono per evitare gravi problemi economici ai club. Non so se venderà De Jong, Pedri o Pepito Pérez. Sa cosa deve fare, vendere e guadagnare di più”.

La riunione è stata interrotto dalla chiamata a Laporta. I dirigenti non sapevano cosa avesse detto Tebas ma lo hanno saputo dall’agente di Lewandowski, che ha chiamato allarmato il presidente. È la Liga che alla fine autorizza la registrazione degli acquisti. Laporta ha rassicurato l’agente di Lewandowski e ha risposto durissimo a Tebas:

“Vorrei ricordargli che i suoi compiti sono di vigilare sulla Lega e sui club, quindi chiedo di astenersi dal fare commenti sul fatto che possiamo o meno ingaggiare un determinato giocatore, perché ciò danneggia chiaramente gli interessi dell’FC Barcelona. Non so se fa questi commenti volontariamente o involontariamente. Se lo fa volontariamente, è inammissibile, perché c’è una chiara volontà di ledere gli interessi del Barça. E se lo fa involontariamente, è un’ulteriore prova della sua incontinenza verbale e del desiderio di risalto”.

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