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Su Transfermarkt Inghilterra-Italia sarebbe finita 4-0. Invece abbiamo rischiato di vincere

È finita 0-0. I nostri anonimi contro le stelle milionarie della Premier. Mancini ammetta i suoi errori dopo l’Europeo, nessuno è mai morto per un’autocritica

Su Transfermarkt Inghilterra-Italia sarebbe finita 4-0. Invece abbiamo rischiato di vincere
Mg Wolverhampton (Inghilterra) 11/06/2022 - Uefa Nations League / Inghilterra-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Federico Gatti-Mason Mount

Tre indizi fanno una prova. Parola di Agatha Christie. E la nuova Italia di Mancini è al terzo risultato utile consecutivo dopo la disfatta con l’Argentina. Prima il pareggio con la Germania, poi la vittoria sull’Ungheria e stasera il pari 0-0 in casa dell’Inghilterra. Una partita che ha sovvertito tutte le considerazioni anche da da noi fatte sulle differenze tra la Premier League e la Serie A.

A leggere le quotazioni di Transfermarkt sarebbe dovuta finire almeno 4-0 per i britannici che avevano in campo tutte le stelle milionarie della Premier, a partire da Grealish (il calciatore inglese più pagato della storia) fino a Mason Mount, Declan Rice, Sterling e tutti gli altri. Mancini invece ha schierato la giovane e a livello internazionale anonima Italia. Della formazione iniziale che meno di un anno fa ha battuto l’Inghilterra nelle finale dell’Europeo, stasera dal primo minuto c’erano appena due giocatori: Donnarumma e Di Lorenzo. Gli altri nove non c’erano. In campo dal primo minuto anche Gatti (Frosinone) che non ha mai giocato in Serie A.

Eppure la Nazionale ha ben giocato, soprattutto il primo tempo. Ha avuto occasioni per segnare (almeno quattro nel primo tempo), ovviamente ha anche rischiato. Un paio di volte nel primo tempo: un tentativo di suicidio calcistico di Donnarumma (in stile Benzema) e una traversa di Mason Mount; nella ripresa, Sterling si è divorato un gol dall’area piccola. Ma la Nazionale di Mancini ha avuto almeno due occasioni nitide. E soprattutto ha colpito la freddezza, la precisione e la velocità nell’uscita palla al piede. Un gioco che è stato un mix tra la Nazionale orizzontale di un anno fa e il calcio puramente verticale. Molto bene la mediana con Tonali, Locatelli, Pessina e Lorenzo Pellegrini a fare da collante con l’attacco. Nelle ripresa è entrato Gnonto che ha mostrato ancora una volta intelligenza tattica e velocità di cervello.

In conferenza stampa Mancini si è difeso dicendo che non c’era motivo per avviare il rinnovamento dopo l’Europeo. Il punto è che avrebbe dovuto far giocare chi era più in forma. Non c’è bisogno di istituire per decreto il rinnovamento per buttare dentro i calciatori che stanno meglio. Così, facendo giocare chi non ne aveva, guarderemo i Mondiali in tv. Non può essere un caso che la nuova Italia sia dopo tre giornate in testa al girone di Nations League pur avendo nel gruppo Germania, Inghilterra e Ungheria. Ammetta i suoi errori, nessuno è mai morto per un’autocritica.

Adesso si comincia a fare sul serio, sin da martedì a Moenchegladbach contro la Germania. Se la Nazionale dovesse uscire indenne dalla trasferta tedesca, potrebbe fare un serio pensiero alla vittoria del girone.

Al momento noi siamo in testa con 5 punti, Ungheria a 4, Germania a 3, Inghilterra 2.

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