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Il Times: il responsabile sicurezza Uefa allo Stade de France (e non solo) è il miglior amico di Ceferin

Si chiama Zeljko Pavlica. Ceferin è stato suo testimone di nozze. Il Sunday Times racconta come ha fatto carriera

Il Times: il responsabile sicurezza Uefa allo Stade de France (e non solo) è il miglior amico di Ceferin
Mg Madrid (Spagna) 01/06/2019 - finale Champions League / Tottenham-Liverpool / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aleksander Ceferin

Il Times traccia un profilo di Zeljko Pavlica, responsabile della sicurezza Uefa. Vanta lunghi e intensi trascorsi con il presidente Aleksander Ceferin che gli ha fatto da testimone di nozze. È stato il responsabile di tre eventi Uefa finiti nel caos, tra cui la finale di Champions League allo Stade de France.

Il quotidiano inizia raccontando le parole di Ceferin poche ore prima della finale di Champions di sabato scorso, allo Stade de France. Ai microfoni della tv slovena, disse:

«Ci sono solo mille agenti di polizia. La situazione può essere molto pericolosa. Non abbiamo dormito molto negli ultimi giorni».

Accanto a lui c’era, appunto, Zeljko Pavlica, capo della sicurezza Uefa, amico di lunga data di Ceferin che gli ha fatto anche da testimone di nozze. Pavlica è stato responsabile della sicurezza anche per Euro 2020, a Wembley, con il disastro organizzativo culminato in due inchieste aperte sull’evento sportivo e per la finale di Europa League a Siviglia del mese scorso, dove pure si sono registrati incidenti per gli scontri tra i tifosi tedeschi e scozzesi. Poi, il disastro dello Stade de France, per il quale la Uefa è arrivata addirittura a scusarsi per le scene “spaventose e angoscianti” che i tifosi sono stati costretti a vivere.

Pavlica è entrato a far parte dell’Uefa in pianta stabile nel novembre 2016, due mesi dopo l’elezione di Ceferin a presidente, e ha lavorato come consulente nel dipartimento per la sicurezza per quattro anni e mezzo. Ci è arrivato dopo essere stato responsabile esterno della sicurezza Uefa dal 2014. La Uefa, a tal proposito, ha dichiarato:

“Non è raro che il personale esterno collaudato sia invitato a unirsi alla Uefa a tempo parziale o pieno, a seconda delle esigenze dell’organizzazione”.

Per la maggior parte del tempo, il suo capo è stato Kenny Scott, ex sovrintendente capo a Glasgow, in servizio con la polizia di Strathclyde per più di 30 anni. Scott ha lasciato la Uefa nel febbraio dello scorso anno, quattro mesi prima dell’inizio della finale dell’Europeo e dei problemi registrati a Wembley, partita finita in un’inchiesta che ha riscontrato prove di “fallimento collettivo” e una serie di “mancanze”. Meno di un anno dopo, un altro evento Uefa è al centro di un’indagine.

Nel 2018, Pavlica ha spiegato al giornale sloveno Vecer il ruolo del capo della sicurezza Uefa in una grande partita.

“Prima di andare alla partita, si conduce un’analisi della storia degli incidenti, dei gruppi di persone che potrebbero apparire lì e un rapporto sulle specifiche dello stadio. Guido una riunione di sicurezza il giorno prima della partita, in cui esaminiamo in dettaglio l’organizzazione, quante guardie di sicurezza ci sono, dove saranno, quali sono gli incroci, gli accessi. Faccio anche un’ispezione dettagliata allo stadio”.

Pavlica ha conosciuto Ceferin in palestra. I media sloveni li descrivono come “migliori amici”. Ceferin è stato testimone al matrimonio di Pavlica nel 2018. La moglie di Pavlica, Brigita, che ha vinto l’argento nei 100m ostacoli alle Olimpiadi del 1996, ha detto che le famiglie si conoscono da “decenni”. Vivono a Nyon, in Svizzera, dove la Uefa ha il suo quartier generale.

Pavlica è un ex agente speciale della polizia che ha lavorato per i governi jugoslavo e sloveno come guardia di sicurezza personale per due primi ministri. Il suo account Linkedin è stato disattivato dopo le indagini del Sunday Times.

Sabato, parlando a 24UR prima della finale, Pavlica ha parlato delle misure di sicurezza.

“Vogliamo incoraggiare tutti coloro che hanno i biglietti a venire allo stadio il prima possibile. Stiamo cercando di creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti”.

In collaborazione con il comandante della polizia per la partita e il responsabile della sicurezza, l’organizzatore della partita decide a che ora aprire i cancelli dello stadio agli spettatori attraverso la considerazione di fattori come la capacità di ingresso, la quantità di tornelli e “qualsiasi circostanza per una particolare partita che richieda un regime di attenzione più esaustivo”. I regolamenti affermano inoltre che lo screening “deve essere effettuato in modo ragionevole ed efficace” e “non diventare causa di indebiti ritardi o creare tensioni inutili”.

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