ilNapolista

Il claim “La squadra” non piace in Germania. La Federazione vuole cambiare il nome della Nazionale

Fu un’idea voluta da Bierhoff sette anni fa. Da allora tutto è andato male. «Non crea impatto emotivo». Anche gli sponsor sono scettici

Il claim “La squadra” non piace in Germania. La Federazione vuole cambiare il nome della Nazionale
Db Bologna 04/06/2022 - Nations League / Italia-Germania / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Serge David Gnabry-Timo Werner

La Germania calcistica è oltre l’orlo di una crisi di nervi. Non solo per i quattro pareggi consecutivi per 1-1. Brucia ancora l’eliminazione ai gironi a Russia 2018, quando anche i tedeschi ebbero la loro Corea. Si discute non solo sulle criticità di campo della Nazionale di Flick. Ma anche di quel che avviene fuori del campo.

Siamo di fronte a una polemica che sembra tipicamente italiana. La polemica riguarda il claim della Nazionale di calcio. Sette anni fa, dopo la vittoria dei Mondiali in Brasile, Oliver Bierhoff lanciò il brand “La squadra”. In tedesco “Die Mannschaft”.

Scrive la Faz:

Quello che per molte generazioni ha significato “La Seleçao” per il Brasile, “Les Bleus” per la Francia, la “Furia Roja” per la Spagna e la “Squadra Azzurra” per l’Italia, in Germania sarebbe diventato “The Team”. Un brand con cui Bierhoff ha voluto portare una ventata di aria fresca e denaro fresco alla Federcalcio tedesca. Questa era l’obiettivo. Tuttavia, in questi aridi sette anni, “The Team” ha causato principalmente frustrazione.

Su tutto ovviamente c’è il fallimento ai Mondiali del 2018.

L’operazione di marketing per molti tifosi è stato sinonimo di distacco della Nazionale dai tifosi. Ma Bierhoff, che nel frattempo è stato promosso direttore delle squadre nazionali e delle accademie della Federazione, ha difeso il brand fino alla fine e ha mantenuto il nome.

Adesso però il nome “La squadra” vacilla. Bierhoff lo ha ammesso in un’intervista concessa a “Welt am Sonntag”. La Federazione ne discuterà.

“La discussione non dovrebbe essere emotiva, ma fattuale”, ha dichiarato Bierhoff. “Ci sono buoni argomenti contro questo nome o è solo una scelta istintiva?”

La Faz – che è nettamente schierata contro il brand creato sette anni fa – scrive che (sondaggi alla mano) il 78,4 per cento è favorevole all’abolizione del nome “La squadra”.

Non solo. La Faz aggiunge che la percentuale negativo cresce di anno in anno.

Nel 2016, il 55% degli intervistati ha risposto sì alla domanda se il brand “La squadra” fosse adatto alla Nazionale. Nel 2018, il dato è sceso al 29,3%. A giugno 2022 è al minimo storico: 21,1 per cento.

La Faz ha interpellato anche Alfons Madeja, professore di Economia aziendale e gestione dello sport:

“Il nome non crea alcun impatto emotivo e alcuna identificazione. Secondo lui “The Team” dovrebbe essere considerato un’operazione fallita. “Un bene pubblico ha bisogno dell’approvazione del pubblico. “The team” non ce l’ha”, afferma Madeja. (…) Contrariamente a quanto viene detto, “The Team” non piacerebbe nemmeno ai giovani.

Il claim non piace nemmeno agli sponsor, come conferma il portavoce di “S20”, associazione di note aziende come Telekom, Mercedes-Benz, Adidas, Allianz e SAP. Un anno fa, disse:

“Noi sponsor lo abbiamo considerato un tentativo lodevole di fare della Nazionale un prodotto a sé stante. Ma il progetto non ha funzionato, anzi. La Nazionale è stata isolata ed è evidente anche dal numero di spettatori nelle partite casalinghe”.

ilnapolista © riproduzione riservata